Hanno creato panico fra la popolazione, ma nessun danno alle persone nè crolli di edifici le quattro scosse di terremoto - la più forte di magnitudo 4.0 sulla scala Richter, alle 9:25 - registrate fra le 9:07 e le 9:48 nelle Marche, con epicentro fra le province di Macerata e Fermo. La zona è interessata da uno sciame sismico cominciato l'8 gennaio, con otto scosse, la più forte delle quali, prima di stamani, registrata domenica 10 gennaio, con magnitudo 3.9.L'epicentro del sisma è stato localizzato fra quattro comuni fra i mille e i tremila abitanti: Loro Piceno e Sant'Angelo in Pontano (Macerata) e Falerone e Montappone (Fermo). Ma l'onda sismica è stata amplissima, con vetri e pavimenti che hanno tremato dal nord al sud della regione, e decine di chiamate ai vigili del fuoco e ai centralini di polizia e carabinieri, da Macerata ad Ancona, da Ascoli Piceno a San Benedetto del Tronto.«Si è trattato di scosse abbastanza profonde - spiega il dirigente della Protezione civile regionale Roberto Oreficini -, attorno ai 20 km. Le nostre squadre stanno completando le verifiche sul territorio insieme a questure e prefetture, ma non si sono avuti danni alle persone, nè di crolli o crepe negli edifici». «In alcune scuole - aggiunge - sono scattati i piani di sicurezza antisismici. Gli insegnanti hanno fatto uscire i ragazzi dalle aule, ma non è stato necessario evacuare nessun plesso scolastico».«La gente si è riversata per strada, e gli studenti sono usciti dalle aule, ma non abbiamo avuto crolli o danni agli edifici pubblici» dice Giandomenico Ferrini, sindaco di Falerone, il centro più grande fra quelli colpiti, con 3.100 abitanti. Stesso scenario a Montappone (1.700 abitanti), dove il primo cittadino Giuseppe Mochi ha confermato che «dai primi sopralluoghi non risultano problemi agli edifici. Certo la paura è stata tanta, anche perchè sono giorni che continuiamo a sentire piccole scosse».Identico quadro sul versante maceratese del sisma, dove le prime verifiche degli uffici tecnici comunali sono confortanti: decine anche qui le chiamate ai centrali di vigili del fuoco, carabinieri e polizia, ma nè a Loro Piceno (2.500 abitanti), nè a Montappone (1.500) risultano cedimenti o crepe negli immobili. Le sale operative di Protezione civile di Macerata e Ascoli Piceno restano aperte, in contatto costante con quella regionale e con il Dipartimento nazionale.