martedì 20 maggio 2014
Una piccola folla ha salutato l'arrivo delle salme di Giovanni Maria Azzena, della moglie Giulia Zanzani e del loro figlio Pietro, di soli 12 anni, barbaramente uccisi. Secondo il capo della Procura, Angelo Frigeri avrebbe confessato, anche se si è più volte contraddetto. 
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Un applauso scrosciante si è levato davanti al passaggio della piccola bara bianca che è entrata, insieme alle altre due più grandi, nella camera ardente allestita nella chiesa di Nostra Signora del Rosario a Tempio Pausania. Così la piccola folla radunata sul sagrato ha salutato l'arrivo delle salme di Giovanni Maria Azzena, della moglie Giulia Zanzani e del loro figlio Pietro, di soli 12 anni, barbaramente uccisi sabato scorso nell'abitazione di via Villa Bruna, nel centro storico della cittadina gallurese. Qualcuno non è riuscito a trattenere le lacrime. I tre feretri rimarranno nella camera ardente sino a domani pomeriggio, quando verranno spostati nella cattedrale di San Pietro Apostolo, dove alle 15 sono previsti i funerali.L'UOMO FERMATO AMMETTE GLI OMICIDIIl sostituto procuratore di Tempio Pausania, Angelo Beccu, titolare dell'inchiesta sulla strage familiare di sabato scorso, ha chiesto stamattina la convalida del fermo del presunto killer, Angelo Frigeri, e un contestuale provvedimento di custodia cautelare in carcere. L'uomo, rinchiuso da ieri nel penitenziario di Bancali, è accusato di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà. Il capo della Procura, Domenico Fiordalisi, ha sottolineato che Frigeri ha formalmente confessato, anche se negli interrogatori di queste ore si è più volte contraddetto fornendo diverse versioni. Secondo quanto si è appreso, l'uomo avrebbe lasciato tracce inequivocabili della sua presenza in casa degli Azzena e del coinvolgimento nella strage: nell'appartamento sarebbe stato trovato un paio di jeans sporco di sangue, indumento che Frigeri avrebbe voluto distruggere appiccando un incendio.Nel frattempo, rimane incerta la data dei funerali delle tre vittime, i coniugi Azzena e il figlio Pietro di soli 12 anni. "Sono in costante contatto con i familiari - spiega il parroco della cattedrale di Tempio don Antonio Tamponi - ma ancora non possiamo fissare le esequie. Aspettiamo la restituzione delle salme, che ancora si trovano a Sassari, nel reparto di anatomia patologica".
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