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Si riunisce oggi il tavolo tecnico del Ministero della Salute per definire i parametri dei profili di rischio Covid per le regioni, alla luce della variante Delta.
Secondo i dati del ministero della Salute di domenica, la positività nazionale sale allo 0,97%. Altri 7 sono stati i decessi. L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) evidenzia "l'ampia distribuzione dei nuovi casi", che indica "una ridotta ma persistente circolazione diffusa del virus" nel Paese. Dopo tre mesi di calo continuo, la curva del contagio ha invertito la sua tendenza. Giovedì 8 luglio i nuovi positivi erano 1.394, contro i 1.010 del 7 luglio, con un tasso di positività che in 24 ore è passato dallo 0,56% allo 0,8%. L’Rt nazionale - stando agli ultimi dati elaborati dal monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute - è in risalita a 0,66.
"Bellissimo vedere la gente nelle piazze ma inevitabilmente vedremo salire i contagi". Cosi' il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. "La variante Delta - ha sottolineato - si diffonderà e diventerà dominante prima del previsto". "Al momento il numero dei contagi è esiguo e non c'è la necessità di un ritorno di alcune Regioni in zona gialla". "E' chiaro però - ha aggiunto - che se dovessimo avere un'esplosione di casi, ricoveri e pressioni degli ospedali, andrà fatto un passo indietro". "A oggi - precisa Sileri - questo rischio non c'è".
Sono 57.616.037 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, il 90,6% del totale di quelle consegnate, pari finora a 63.602.607 (nel dettaglio, 43.065.649 Pfizer-BioNTech, 6.476.253 Moderna, 11.796.098 Vaxzevria-AstraZeneca e 2.264.607 Janssen). Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 23.794.478, il 44,06% della popolazione over 12. E' quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 06:13 di oggi. In Italia il 38% della popolazione è completamente immunizzato: la Spagna è al 45%, la Germania al 42% e la Francia al 36%. In Portogallo preoccupa la diffusione della mutazione ex indiana, mentre nel nostro Paese si aggira attorno al 27%: in Inghilterra era al 7% il 9 maggio, mentre il 12 giugno al 94%.