Corteo dei manifestanti No Tav sabato pomeriggio lungo le vie di Roma; dopo un avvio tranquillo, giunto a conclusione il corteo ha fatto un'inversione bloccando per qualche ora la tangenziale Est. "Stiamo bloccando la città di Roma per farci sentire", hanno annunciato gli organizzatori. Sono state esplose alcune bombe carta. Verso le 19 la tangenziale è stata liberata.Il corteo No Tav, poco prima di bloccare la tangenziale, aveva messo in scena una occupazione pacifica di una palazzina in largo Preneste. Il messaggio era rivolto al capo dello Stato Giorgio Napolitano per ricordare "i 150 anni di unità divisa da Trenitalia".Qualche attrito si è registrato con fotografi, operatori e giornalisti. I manifestanti non volevano essere ripresi e hanno bloccato gli operatori e i fotografi. Lungo il tragitto molte le scritte apposte sui muri dei palazzi, scritte contro la Tav e contro la polizia. I partecipanti al corteo erano alcune migliaia. "Giù le mani dalla Val Susa" è stato lo slogan più ricorrente, mentre tra i manifesti spiccavano "meno Tav, più treni notte", "meno Tav, più scuola pubblica", "30 miliardi per 12 chilometri di tunnel: chi pagherà la Tav?". Tensione a
Perugia: alcune decine di manifestanti No Tav hanno occupato per mezz'ora i binari della stazione, bloccando alcuni treni stendendo lo striscione "Valsusa ovunque No Tav". La circolazione ferroviaria è stata sospesa a scopo precauzionale fino alle 16. Militanti No Tav si sono raccolti anche nella piazza del mercato di
Bussoleno e hanno dato il via a un corteo, nel settimo giorno della protesta. Dopo un'azione contro i new jersey che avevano chiuso l'accesso all'autostrada A32 dalle rampe di Chianocco, i No Tav hanno imboccato il sottopassaggio e hanno preso la via del ritorno verso Bussoleno. Il movimento ha confermato la manifestazione di domani in Valle Clarea, nella zona del futuro cantiere del Tav, e hanno annunciato, per domenica 11 marzo, presidi sotto le carceri piemontesi nelle quali sono rinchiusi gli attivisti No Tav arrestati il 26 gennaio. La zona nella quale si svolgerà la manifestazione di domani comprende l'area inglobata lunedì scorso dall'allargamento dell'area del futuro cantiere del Tav. Nella valletta ci sono anche i piccoli appezzamenti di terreno acquistati da centinaia di simpatizzanti No Tav.
Luca Abbà, il leader No Tav ferito dopo essere caduto da un traliccio dell'alta tensione sul quale era salito per protestare contro l'ampliamento del cantiere della Tav in Valsusa, ha tollerato bene l'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto ieri e si avvia verso un progressivo risveglio dal coma farmacologico nel quale è tuttora tenuto. Lo si è appreso in serata da Maurizio Berardino, primario della rianimazione del Cto di Torino, dove Abbà è ricoverato. "Il decorso post operatorio - ha spiegato Berardino - è adeguato alla portata dell'intervento di ieri, che è stato ben tollerato".