Rivoluzione in corso.
Avvenire ha varcato un’altra di quelle soglie che vanno segnate col pennarello rosso sul calendario di famiglia: è infatti disponibile gratuitamente
online la speciale applicazione per leggere il nostro quotidiano sull’iPad, la tavoletta elettronica di Apple che in un solo anno dal suo lancio ha fissato un nuovo standard di lettura dei quotidiani in formato digitale vendendo 8 milioni di pezzi in tutto il mondo (con una stima di altri 20 nel 2011). Per chi possiede il
tablet targato Steve Jobs – e in Italia si valutano già in decine di migliaia, specie dopo gli acquisti natalizi – è quindi possibile sin d’ora scaricare dall’«App Store» il nuovissimo programma (la «
app») col quale ogni giorno a partire dalle 7 del mattino prelevare l’edizione quotidiana di
Avvenire in formato digitale, sfogliandola con una serie di funzioni (spiegate nel dettaglio in questa stessa pagina) che costituiscono un vistoso passo avanti rispetto ai sistemi sinora adottati dai quotidiani italiani sbarcati sul pianeta iPad. L’intuitività e l’immediatezza d’uso dell’applicazione sviluppata da Tecnavia per
Avvenire rende infatti piacevole l’esperienza di lettura su un supporto elettronico sofisticato, un’esperienza di navigazione tra le pagine del giornale con la quale il lettore si sente rapidamente in sintonia. Occorre provare – e invitare altri a farlo – per rendersi conto di persona delle soluzioni grazie alle quali il nostro giornale è ora accessibile con il nuovo strumento.È il segnale di un "abbandono" della carta? Assolutamente no: l’idea di rendere presente anche il quotidiano dei cattolici nell’edicola virtuale cui un numero crescente – sebbene ancora ridotto – di italiani guarda con curiosità e interesse è una nuova risposta a quel potente impulso col quale 42 anni fa Paolo VI diede avvio alla nuova impresa editoriale, un giornale col quale tutti i cattolici italiani (e tanti altri con loro) potessero sentirsi protagonisti in un’epoca di formidabili cambiamenti. Nello stesso nome scelto per la testata il Papa figlio di un giornalista volle incidere uno sguardo aperto sul futuro, quasi una profezia di ciò che il quotidiano dei cattolici avrebbe dovuto essere. Primo quotidiano in Italia ad adottare la teletrasmissione – nel 1972 –, pronto trent’anni dopo a imprimere una svolta adottando un progetto editoriale e grafico radicalmente innovativo (lo stesso che ci accompagna ancora oggi),
Avvenire raccoglie ora la nuova sfida della comunicazione nell’era dell’informazione incessante e ubiqua rendendosi disponibile in un nuovo formato: con l’iPad – piccolo, geniale computer al servizio di una vita sempre più mobile – si può attingere a tutti i contenuti senza perdere la sensazione di sfogliare il quotidiano pagina dopo pagina. È una questione di fedeltà alla propria storia, e alla missione per la quale
Avvenire esiste: proporsi a tutti col proprio riconoscibile punto di vista sui fatti, rendersi accessibile a chiunque voglia incontrare il pensiero, lo sguardo e il giudizio dei cattolici sulla storia del nostro tempo. Quello di
Avvenire è un osservatorio partecipe e alternativo, familiare ai lettori, che accende interesse nelle migliaia di frequentatori quotidiani del sito Internet, sempre più prodigo di contenuti. Nel «continente digitale» – come l’ha definito Benedetto XVI – un ruolo di assoluto protagonista se lo sta ritagliando l’iPad, uno strumento che sembra fatto apposta per un primo contatto con un quotidiano come
Avvenire. La «
app» con l’inconfondibile logo azzurro è lì a disposizione di chi ha aggiunto l’iPad ai propri strumenti di comunicazione.
iAv vi sta aspettando.