Il subacqueo è stato immediatamente soccorso
dallo staff medico e paramedico del cantiere e successivamente
dal personale del 118, ma la situazione è apparsa subito grave.
Un elicottero del 118 ha recuperato la salma, poi trasferita in
un ospedale.Ci sono già
stati incidenti sul lavoro al personale che lavora al cantiere
della Costa Concordia ma il decesso di oggi pomeriggio è il
primo infortunio mortale che avviene al Giglio durante
operazioni tecniche al relitto.
Il 26 aprile 2013 un altro sub impegnato nei lavori alla
Costa Concordia era morto, ma avvenne per cause naturali e non
per un incidente di lavoro: la vittima era un filippino di 54
anni trovato morto nella doccia della sua camera a bordo della
nave albergo Pioneer che ospita il personale; risultò che la sua
ultima immersione risaliva a oltre 36 ore prima della morte e
anche per questa distanza di tempo non fu collegata alle
attività subacquee.
Nel cantiere della Concordia ci sono stati, invece, feriti
per infortuni sul lavoro. Il 23 aprile 2013 un medico di 42
anni, in assistenza ai sub del cantiere, cadendo all'indietro da
una scaletta di un rimorchiatore riportò un trauma cranico e si
fratturò la clavicola. Il 24 maggio 2013 un operaio inglese di
30 anni rimase ferito mentre erano in corso operazioni di
trivellazione, rimanendo lievemente schiacciato su una
piattaforma. Entrambi vennero trasferiti al pronto soccorso di
un ospedale.
Un sommozzatore spagnolo di 30 anni è morto oggi pomeriggio. Stava lavorando sotto il relitto della Costa Concordia all'Isola del Giglio.
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