Un momento della proiezione dei film Disney al Gemelli
Il cinema fa bene, ancor più se si è ricoverati in ospedale. Assistere ad un film, infatti, è un’esperienza terapeutica che aiuta a ridurre la percezione del dolore, portando sollievo ai malati e alle loro famiglie. Lo confermano i primi dati del progetto di ricerca della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma basato sul progetto Medicinema. Lo studio, la cui prima fase si concluderà nel mese di marzo 2017, sta coinvolgendo 240 pazienti del Gemelli, di cui 120 bambini. «Dalle prime evidenze – sottolinea il coordinatore Celestino Pio Lombardi – misurando una serie di parametri psicologici e psicomotori, risulta un miglioramento tra il 20 e il 30 per cento nella percezione del dolore nei pazienti che hanno fatto esperienza della terapia con cinema». Questo studio sperimentale nasce all’interno della prima vera sala cinematografica in un ospedale italiano aperta – 130 spettatori - ad aprile 2016, all’ottavo piano del Policlinico, grazie al sostegno di The Walt Disney Company Italia e alla generosità di migliaia di persone. Finora sono stati proiettati 40 film in prima visione.
La sala cinematografica è un progetto voluto da MediCinema Italia onlus e dalla Fondazione Policlinico Gemelli che adesso - grazie al sostegno del Segretariato Sociale - lanciano una nuova campagna di raccolta fondi attraverso le reti Rai da oggi fino a domenica 15 gennaio con sms solidale 45514. Perciò per una settimana sarà possibile inviare un sms per donare 2€ da telefoni cellulari o effettuare una chiamata da telefono fisso per donare 5 o 10€.
Nel 2017 le risorse raccolte saranno destinate al perfezionamento della sala, ad assicurare continuità di offerta di film con titoli adatti a pazienti adulti e bambini, e a sviluppare la ricerca con lo studio scientifico sugli effetti della terapia con cinema, affinché il modello del Gemelli possa essere replicato in tanti altri ospedali italiani. Lo studio, promosso da MediCinema, avviato nel mese di settembre 2016 sviluppato e coordinato dai ricercatori dell’università Cattolica del Sacro Cuore e del Gemelli, in collaborazione con i ricercatori dell’ospedale Niguarda di Milano, ha l’obiettivo di misurare gli effetti della terapia attraverso il cinema nel percorso ospedaliero e nell’approccio alla malattia.