Francesca Mambro e Valerio
Fioravanti, i terroristi dei Nar condannati in via definitiva
per la strage alla stazione di Bologna, sono stati condannati
in sede civile al risarcimento danni di oltre due miliardi per i danni materiali, morali, di immagine e spese
processuali relativi alla strage del 2 agosto 80, che causò 85
morti e 200 feriti. La sentenza è arrivata dal giudice
Francesca Neri della terza sezione civile del Tribunale di
Bologna: la causa era stata avviata nel 2013 dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'Interno, parti
civili nel procedimento penale, con il patrocinio
dell'Avvocatura dello Stato: la causa chiedeva di fatto di
quantificare il danno già accertato in forma generica dalle
sentenze penali. È stata così stabilita la cifra di 2
miliardi 134 milioni e 273 mila euro.
La gravità di quel fatto", cioè della strage della stazione di Bologna, è "di livello senza pari nella storia dell'Italia". Lo scrive il giudice che ha
condannato Giusva Fioravanti e Francesca Mambro al risarcimento
da 2,1 miliardi di euro. Un ulteriore profilo da considerare,
scrive in un altro passaggio, "è che ormai, a distanza di 34
anni, può dirsi che tale evento sia rimasto impresso in modo
indelebile nella coscienza collettiva della nazione, come un
vero e proprio danno permanente". Se è vero che, osserva il giudice
Francesca Neri, come affermano Mambro e Fioravanti, negli anni
immediatamente precedenti si erano già verificati numerosi e
gravi "atti sanguinosi", "è vero però che l'esplosione
dell'ordigno del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di
Bologna provocava da sola la morte di 85 persone e il ferimento
di altre 200; la gravità di quel fatto, in sé e per sé
considerato, per l'entità delle conseguenze lesive a persone e
cose, per lo sgomento e il senso di insicurezza che provocava
nell'opinione pubblica, dovuto anche alla circostanza che si
trattasse di un attentato ad una via di comunicazione, tale da
colpire in modo imprevedibile e indiscriminato, è di livello
senza pari nella storia dell'Italia, ed è secondo in ambito
europeo solo agli attentati di Madrid dell'11 marzo 2004".
Si può quindi affermare che il fatto commesso "abbia leso con
gravità estrema una molteplicità di beni, di cui è titolare lo
Stato italiano, e che sono di rango fondamentale".
Soddisfazione è stata
espressa dall'Avvocatura dello Stato: "La domanda è stata
accolta così come era stata formulata" commenta l'Avvocato
Fausto Baldi, sottolineando i tempi celeri della decisione.
"È una cosa molto positiva, forse
chissà sono finite le coperture, i patti del silenzio forse
sono cessati, forse.....": questo il commento a caldo di Paolo
Bolognesi, Presidente dell'Associazione familiari delle vittime
della Strage del 2 Agosto 80, alla sentenza. "Speravamo, ma non ce l'aspettavamo -
commenta Bolognesi - hanno avuto una impunità fino adesso in
tutti modi, il fatto che è arrivata una notizia di questo tipo
ci fa sperare che siano finite le connivenze".