mercoledì 9 luglio 2014
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"Ci sono Storie PerBene che hanno lasciato un segno profondo, di significato e valore. Ci sono Storie PerBene che hanno reso possibile il cambiamento dei nostri territori. Storie PerBene spesso misconosciute, che continuano, giorno dopo giorno, ad indicare un cammino, una strada, quella che porta alle Terre di don Peppe Diana". Comincia così il primo numero della newsletter "Storie PerBene" (LEGGI) che illustra motivazioni e programmi della settima edizione del Festival dell'impegno civile in corso di svolgimento fino ad agosto sui beni confiscati in Campania. Storie, riflessioni, esperienze in questi beni strappati alla camorra e ora positivi esempi di riutilizzo a fini sociali. Sono le storie che raccontano i "venti di cambiamento", da quel lontano drammatico 19 marzo 1994 quando venne ucciso il parroco di Casal di Principe, venti anni passati, ma anche venti puliti che soffiano sempre più su queste terre. Una lettura di speranza e di impegno per scoprire quanto sia stato fatto in questi anni e quanto si sta facendo con sempre maggior partecipazione di cooperative, associazioni e cittadini. È il modello casertano dell'antimafia sociale. Una storia positiva, bella, davvero PerBene.
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