"Ci sono Storie PerBene che hanno lasciato
un segno profondo, di significato e valore. Ci sono Storie PerBene che hanno
reso possibile il cambiamento dei nostri territori. Storie PerBene spesso
misconosciute, che continuano, giorno dopo giorno, ad indicare un cammino, una
strada, quella che porta alle Terre di don Peppe Diana". Comincia così il
primo numero della
newsletter "Storie PerBene" (LEGGI) che illustra
motivazioni e programmi della settima edizione del Festival dell'impegno civile
in corso di svolgimento fino ad agosto sui beni confiscati in Campania. Storie,
riflessioni, esperienze in questi beni strappati alla camorra e ora positivi
esempi di riutilizzo a fini sociali. Sono le storie che raccontano i
"venti di cambiamento", da quel lontano drammatico 19 marzo 1994
quando venne ucciso il parroco di Casal di Principe, venti anni passati, ma
anche venti puliti che soffiano sempre più su queste terre. Una lettura di
speranza e di impegno per scoprire quanto sia stato fatto in questi anni e
quanto si sta facendo con sempre maggior partecipazione di cooperative,
associazioni e cittadini. È il modello casertano dell'antimafia sociale. Una
storia positiva, bella, davvero PerBene.