Bocciatura ufficiale per il metodo Stamina da parte del secondo comitato scientifico. "Sto aspettando che gli uffici mi diano
la relazione tecnica. Ma posso dire, avendo letto solo le
conclusioni della relazione scientifica, che il verdetto del
comitato è senza possibilità di appello" ha detto il ministro
della Salute, Beatrice Lorenzin, a proposito della bocciatura del metodo ideato da Davide Vannoni.
"Questo verdetto - ha proseguito il ministro - dice che il
metodo non sussiste e che non ci sono i requisiti di efficacia
per poter iniziare una sperimentazione". Per questo, ha tenuto
a ribadire, "avendo letto le conclusioni, se non emergono altri
elementi, la sperimentazione non si farà". Ricordando di aver
"ricevuto la relazione scientifica questa mattina" e che "ora
gli uffici la stanno elaborando - Lorenzin ha ricordato infine
che - le conclusioni però sono definitve". Il metodo secondo indiscrezioni trapelate già ieri sera sarebbe stato giudicato "non sperimentabile per
mancanza di presupposti scientifici". La stroncatura è
contenuta in un ampio documento in lingua inglese, pur senza le firme originali degli
specialisti stranieri che hanno partecipato in videoconferenza
all'ultima riunione della commissione dell'altro ieri a Roma.
Fra i componenti del comitato le bocche restano
anche cucite, ma è certo che - come dichiarato dallo stesso
presidente del panel di saggi, Michele Baccarani - il verdetto
raggiunto è unanime. E secondo quanto si lascia scappare uno dei
componenti della commissione, l'indiscrezione trapelata sarebbe "la
cosa più gentile" riportata nel documento nei confronti del metodo
proposto da Davide Vannoni. Che anche questa volta ricorrerà al Tar.
"Dopo quest'ultimo atto adesso
serve un intervento legislativo che faccia definitivamente
chiarezza perché non si ripeta quanto successo" ha detto il
direttore generale degli Spedali civili di Brescia, Ezio
Belleri uno degli ospedali dove è stata eseguita la cura con alterne vicende giudiziarie.