venerdì 19 gennaio 2024
L'ultimo abitante del borgo campano patrimonio Unesco, aveva 76 anni e dal 2001 viveva da solo nel piccolo centro evacuato a causa delle continue frane.
Dal 2001 Roscigno Vechia aveva un solo abitante

Dal 2001 Roscigno Vechia aveva un solo abitante - Wiki media commons

COMMENTA E CONDIVIDI

Anche “Libero” se n’è andato. Adesso a Roscigno Vecchia davvero non vive più nessuno. Libero, in realtà si chiamava Giuseppe, di cognome faceva Spagnuolo, aveva 76 anni, una folta barba bianca e, triste ironia, si è spento a Salerno, lontano dal suo amato borgo, nell’ospedale “Ruggi” dov’era ricoverato da alcuni giorni e dove gli è stata fatale un’emorragia interna. Dal 2001 Libero, come amava farsi chiamare, era l’unico abitante del piccolo centro riconosciuto patrimonio dell'Unesco. Ne è stato la memoria storica, il guardiano e anche il cicerone, “mestiere” imparato facendo da guida ai turisti che sceglievano di insinuarsi nel cuore degli Alburni, in quella che gli archivi moderni definiscono in modo un po’ ridondante la Pompei del Novecento. Il paese fu infatti abbandonato dalla popolazione a seguito dell’emanazione di due ordinanze del genio civile, risalenti al 1902 e al 1908, che ne imponevano l’evacuazione per via delle continue frane. La maggioranza della popolazione era emigrata in Svizzera e negli America ma molti si erano spostati semplicemente a valle, in quella che oggi è Roscigno Nuova, lasciando dietro di sé il borgo così com’era, come una triste istantanea senza tempo.

Un angolo di Roscigno Vecchia

Un angolo di Roscigno Vecchia - Wiki media commons

Dal 2001 nel piccolo centro antico del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano abitava solo “Libero” che oggi la figlia ricorda in un lungo post social: «Giuseppe non è più tra noi. È stato davvero libero e speciale, ha vissuto come ha voluto, potuto e creduto. Così solitario e abusivo nella sua esistenza ma sempre disponibile a regalare una foto e un sorriso ai bambini e agli estranei. Estraneo gli era il mondo perché la sua saggezza spontanea, forgiata dall’esperienza e dall’esistenza, era il suo mondo. Come scrisse Schopenhauer l’uomo ricco di spiritualità aspirerà anzitutto all’assenza di dolore, all’essere lasciato in pace, alla calma e all’ozio, cercherà dunque una vita tranquilla, modesta, ma quanto più e possibile indisturbata, e in conformità a ciò, dopo di aver conosciuto per qualche tempo i cosiddetti uomini, sceglierà la vita ritirata, e nel caso che si tratti di un grande spirito addirittura la solitudine». Il funerale di Spagnolo sarà celebrato a Roscigno sabato 20 gennaio alle 15 nella chiesa di San Nicola di Bari.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: