Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto questa mattina al Quirinale il ministro della Giustizia Paola Severino. Il Capo dello Stato e il ministro hanno convenuto sulla«esigenza di modifiche normative in materia di diffamazione a mezzo stampa, tenendo conto delle indicazioni della Corte europea di Strasburgo, non escludendo possibili ricadute concrete sul caso Sallusti». Più in generale, ha ribadito il Guardasigilli, «il carcere è sempre un'extrema ratio».Due le strade proposte dal Guardasigilli per modificare le norme che prevedono il carcere per il direttore condannato per diffamazione, come avvenuto per Alessandro Sallusti. «Riprendere l'esame di un disegno di legge già pendente in Parlamento, calendarizzandolo velocemente», oppure pensare a un «ddl del Governo». Il ministro sottolinea che la materia merita una rimeditazione seria e «il tema è maturo per essere portato all'attenzione del Parlamento». Le soluzioni possibili, però, sono la calendarizzazione rapida della proposta che giace gia alla Camera oppure un ddl del Governo. «Credo che il repechage del provvedimento pendente in Parlamento - rileva il ministro al termine di un'audizione in Senato - potrebbe consentire una soluzione rapida con sede deliberante in commissione. I mezzi per intervenire ci sono, le posizioni sembrano convergenti e itempi sono maturi».
Il Guardasigilli ha incontrato il Capo dello Stato. Entrambi concordano sull'esigenza di modificare la normativa vigente in materia di diffamazione a mezzo stampa. Due le strade proposte dal ministro della Giustizia: riprendere l'esame del Ddl già presente in Parlamento o presentare un Ddl del Governo.
Caso Sallusti, Farina «confessa».
Sallusti condannato: andrò in carcere
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