lunedì 17 novembre 2014
​Servono più fondi se si vuole una scuola di cittadinanza per 100mila giovani. I 70 milioni stanziati dovrebbero diventare 200 per poi raddoppiare nel 2016.
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​Sarà l’anno chiave. Nel 2015, o «si cambia verso» a un Servizio civile nazionale tanto lodato quanto costretto alla sopravvivenza, per aprire un percorso a tappe che renda realistico il progetto di un servizio civile universale per 100mila volontari, oppure resterà sulla carta il grande progetto di una scuola di cittadinanza non di nicchia, di difesa civile del Paese nei suoi cittadini più deboli, nei suoi tesori d’arte e di natura bistrattati. Per arrivare a quel traguardo bisogna aumentare i fondi. Da subito. I 70 milioni scarsi del prossimo anno devono diventare 200. Per raddoppiarli nel 2016. E arrivare ai 600 necessari per i decollo. Lo chiedono gli Enti e il Terzo settore, lo sottoscrive quel pezzo di Parlamento attento alla coesione sociale. Allora, «cambia verso» anche il Servizio civile? Il sottosegretario Luigi Bobba, che ha la delega in materia, risponde mettendo in fila una serie di fatti. «È stato appena firmato il bando confinanziato con i fondi di Garanzia giovani – dice Bobba – che permetterà di avviare in servizio 5.463 volontari nelle 10 Regioni che hanno aderito. Altri 300 con un bando per il Molise». I 10 bandi con Garanzia giovani, come ha spiegato il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti «impegnano 29,5 milioni di euro, pari al 74% del totale, ma la percentuale restante sarà utilizzata anch’essa in tempi rapidi», cioè già «nei primi mesi del 2015».Ma c’è dell’altro, aggiunge Bobba: «Stiamo chiudendo altri tre bandi, entro l’anno, cofinanziati con i ministeri dell’Ambiente, Beni culturali e Interno per l’immigrazione, per 3mila volontari. Un altro bando per altri 3mila a inizio 2015. Poi uno, da poche decine di posti ma di grande valore simbolico, per l’Autorità anticorruzione. Tutte risorse aggiuntive – sottolinea – non solo dalle Regioni, ma anche dai vari ministeri».Posti aggiuntivi al bando nazionale 2014, che per motivi tecnico-amministrativi slitta ai primi mesi del 2015: «Avvieremo altri 28mila giovani», dice Bobba. Basteranno i 65 milioni del bilancio, dopo il taglio di 10 «Posso assicurare che quei 10 milioni saranno recuperati – si impegna – ma stiamo lavorando per avere maggiori disponibilità e far partire tra fine 2015 e inizio 2016 altri 40mila giovani». Per il sottosegretario «quando la riforma sarà approvata a parità di fondi potranno partire più volontari perché il servizio si abbasserà a 8 mesi da 12. Quindi un volontario costerà di meno». Bobba sa bene che, per far decollare un servizio da 100mila volontari, di "carburante" ne servirà molto di più: «Io sto sensibilizzando i ministri competenti. Ma se Renzi ha preso un impegno, l’indirizzo politico c’è. Ovviamente serve anche il sostegno parlamentare». Ci sta provando Edoardo Patriarca. Il deputato del Pd è primo firmatario di un emendamento alla legge di stabilità, sottoscritto dal resto del Pd, da Per l’Italia e da Sel, per aggiungere ai fondi del 2015 altri 130 milioni per arrivare a 200. «I fondi stanziati per il Servizio civile attuale – dice senza giri di parole Patriarca – sono del tutto insufficienti all’avvicinamento al Servizio civile universale della riforma. Ma anche al potenziale già espresso dai progetti presentati per il prossimo bando, che propongono 43mila posti. Se vogliamo tenere fede all’impegno preso da Matteo Renzi a San Rossore, davanti a 30mila scout, dobbiamo rispettare le tappe di avvicinamento ai 100mila del 2017. Per una manciata di milioni – in una manovra di decine di miliardi – non possiamo concederci una smagliatura così grave. Farei davvero fatica a giustificarla, a non stare all’opposizione, su questo». Non sarebbe quel «cambio di verso» necessario, per usare la metafora renziana. Con 200 milioni nel 2015 si avvierebbero in servizio oltre 40mila giovani, poi 70 mila nel 2016 per raggiungere l’obiettivo del 2017. «Non approvarlo sarebbe un segnale pessimo. È un emendamento che ha buone possibilità, è stato segnalato come prioritario dalla commissione Affari sociali. Ora la commissione Bilancio deve trovare le coperture». Si decide tutto, anche in aula, nei prossimi giorni. Poi bisognerà cominciare ad accantonare le risorse per il Servizio civile universale: «Servono 600 milioni per 100mila volontari, un potenziale che già esiste. È un desiderio che va raccolto e che smentisce l’idea dei giovani disimpegnati».
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