C'è anche un minorenne tra le sette
persone denunciate appartenenti agli antagonisti di sinistra che
domenica scorsa, durante l'iniziativa della Sentinelle in Piedi a
Bologna, hanno provocato disordini e ferito tre poliziotti. La
Digos, che sta proseguendo nelle indagini raccogliendo immagini e
sentendo testimoni, ha denunciato anche un appartenente al gruppo
di Forza Nuova, un uomo di 55 anni, immortalato dalle telecamere mentre indossava un guanto nero e un tirapugni. Numerosi i reati contestati, tra cui
violenze e lesioni a pubblico ufficiale.
"La Digos ha fatto il suo dovere, anzi è andata con i piedi di
piombo e ha davvero usato il bilancino del farmacista", ha detto
il questore di Bologna
Vincenzo Stingone che nel corso di una
conferenza stampa in questura ha spiegato le dinamiche della
manifestazione di domenica pomeriggio
e i disordini per lo scontro tra alcuni manifestanti del Tpo,
gruppo antagonista di sinistra, e di Forza Nuova che hanno
promosso una contro-manifestazione in centro, a pochi metri dal
gruppo di chi manifestava pacificamente, in piedi leggendo un libro, contro il ddl Scalfarotto che introduce il reato di omofobia. I
due gruppi politici si sono scontrati tra
loro: sono volati spintoni, calci e pugni, ma nel corso del
conflitto sono anche state utilizzate come armi cinghie in cuoio,
caschi e bastoni. Due di Forza Nuova sono stati accerchiati
mentre cercavano di scappare a bordo di un taxi: anche l'auto è
stata danneggiata con calci e pugni di alcuni antagonisti tra cui
un ragazzo di 17 anni.
Interpellanza di Ncd alla CameraSulla vicenda i parlamentari del Nuovo Centrodestra
Eugenia Roccella e Alessandro Pagano hanno depositato alla Camera una interpellanza urgente, che chiede di garantire l’effettivo rispetto dell'art. 21 della Costituzione, che sancisce il diritto per tutti “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
“Le violenze e le intimidazioni contro le Sentinelle in Piedi, che domenica scorsa hanno manifestato in 70 piazza italiane per la libertà d’espressione e per il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma, sono inaccettabili”, affermano i due parlamentari. “Con questa interpellanza chiediamo che tutti gli autori delle aggressioni vengano identificati".