venerdì 17 ottobre 2014
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Inutile negarlo, è il momento preferito da tutti gli studenti. Il giorno più atteso, forse più della fine delle lezioni. Per stare insieme ai compagni, vedere posti nuovi e imparare "sul campo" visitando una chiesa, un museo o semplicemente ammirando un bel paesaggio. Il dramma, per i ragazzi di oggi, è che se ne fanno sempre meno. Le gite scolastiche stanno diventando merce rara. La colpa? Della crisi ovviamente che ha costretto molte famiglie a tagliare il tradizionale momento di svago e di crescita. Adesioni al ribasso e ragazzi costretti a restare a casa. Un trend in atto da un paio d'anni e fotografato dal Touring club: solo il 46,5% delle classi delle scuole superiori va in gita scolastica.  Proposto nel 1913 come attività di svago ma anche come occasione di approfondimento culturale, umano e formativo, il viaggio di istruzione coinvolge oggi 930.000 studenti (su una domanda potenziale di circa 2,6 milioni di ragazzi) delle scuole superiori di secondo grado con un fatturato di 263.000.000 euro (-2,6% rispetto all'anno scorso). Dai dati dell'Osservatorio sul Turismo Scolastico del Centro Studi del Touring Club Italiano, emerge che la durata media della gita è quasi 4 notti per un costo medio a pacchetto di 283 euro (-1,7% rispetto all'anno scolastico precedente). Gli studenti indicano che la cifra media per le spese extra è intorno a 50 euro, in diminuzione rispetto a quanto rilevato l'anno scolastico precedente (90 euro). Come dire che anche gadget e pasti extra sono stati ridotti all'osso.    Sempre più scuole scelgono di andare all'estero: cresce la quota di classi che preferiscono destinazioni straniere (55,4%) rispetto a quelle italiane (44,6%). Come mete, le più ambite sono Francia e Germania, con Parigi e Berlino, e la Repubblica Ceca, con Praga. Anche Barcellona registra un buon numero di consensi. Per quanto riguarda l'Italia, le destinazioni in cima alle preferenze, anche quest'anno, sono Roma, Firenze e Venezia. Per quanto riguarda le tipologie di viaggi, "l'arte e la storia" hanno il maggior numero di preferenze (85,1%), seguite dalla conoscenza delle culture straniere (30,6%). Il pullman rimane il mezzo di trasporto più utilizzato (53,7%) ma si fa strada anche l'aereo (26,4%), ultimo posto per il treno (16,5%).
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