La neve si fa attendere, ma gli incidenti sugli sci stanno ugualmente funestando questi ultimi giorni di vacanze natalizie, coinvolgendo soprattutto giovanissimi. La giornata più nera è stata domenica, con due morti e altrettanti feriti. A Claviere, località piemontese al confine con la Francia, un 14enne di Chieri ( Torino) ha perso la vita dopo aver effettuato un salto fuori pista. Dopo l’atterraggio ha perso l’equilibrio, battendo violentemente la testa contro alcune rocce. Ieri, il pm di Torino, Raffaele Guariniello, ha aperto un fascicolo per «omicidio colposo», al momento senza indagati. Le indagini avrebbero rivelato la presenza di uno strapiombo «non visibile» e «non segnalato », oltre che «privo di rete di protezione». Nello stesso punto, sempre ieri, è caduto un maestro di sci rompendosi un femore. Domenica un escursionista è morto scivolando sul ghiaccio per molte decine di metri dalla cima del Monte San Mauro (Belluno). Due ragazzini di 11 e 12 anni sono rimasti feriti a Pratonevoso (Cuneo) e in Valsaveranche. Il primo si è infortunato scendendo dalla seggiovia e il secondo su una pista di fondo. Anche ieri due sciatori sono morti travolti da una valanga. L’incidente si è verificato a Soelden nel Tirolo austriaco. Le vittime sono due giovani promesse dello sci alpino statunitense, in Austria con la squadra per una sessione di allenamenti. Proprio per limitare gli incidenti, dall’inizio della stagione, i carabinieri hanno effettuato 230 controlli e 93 interventi di soccorso sulle piste del Torinese. L’attività preventiva è stata estesa anche all’Alto Adige, dove ieri, i militari della stazione di Ortisei, hanno sorpreso sei sciatori italiani intenti a consumare droga sulle piste. Un comportamento che, pregiudicando l’equilibrio psico-fisico di chi lo pratica, costituisce anche una fonte di pericolo per gli altri frequentatori delle piste. «La montagna non è un parco giochi», ricorda Elio Guastalli, responsabile del progetto “Sicuri con la neve”, che il Club alpino italiano e il Corpo nazionale Soccorso alpino riproporranno, per la 14esima edizione, domenica 18 gennaio nelle località montane di tutta Italia. «Sarà una giornata all’insegna della prevenzione e della cultura della sicurezza – spiega Guastalli – con l’obiettivo di far maturare una nuova consapevolezza tra gli appassionati». Come, purtroppo, si è verificato negli ultimi giorni, a perdere la vita sulle piste sono soprattutto i giovani e giovanissimi. «Hanno tanto entusiasmo ma poca esperienza – ricorda Guastalli –. E in montagna questo fa la differenza, perché è comunque un ambiente meraviglioso ma con pericoli oggettivi da non sottovalutare. Noi vogliamo una montagna libera e fruibile da tutti, ma chiediamo autodisciplina e responsabilità per la sicurezza propria e altrui».