Sono arrivati ieri, a Pozzallo
gli 818 migranti soccorsi dalla fregata Espero e dal
pattugliatore Cassiopea della Marina Militare coadiuvate dal
mercantile Red Sea nello Stretto di Sicilia, a sud di Lampedusa."Nave Espero - ha informato un comunicato della Marina militare nell'ambito
dell'operazione Mare Nostrum - è intervenuta in soccorso ad
un natante con 433 persone a bordo, tra cui 75 donne e 3 minori,
in seguito alla richiesta di aiuto da parte dei migranti. Due
donne sono in stato di gravidanza".
"Nave Cassiopea, invece, ha soccorso un barcone con a bordo
385 migranti, in cooperazione con la nave mercantile Red Sea,
recuperandone 219, tra cui 40 donne e 10 minori.
Un migrante in precarie condizioni di salute è stato trasferito
con l'elicottero della fregata Aliseo, intervenuta in
assistenza, verso l'ospedale civile di Lampedusa.
Le altre 166 persone sono state trasbordate sulla nave
mercantile e tra le 9 e le 13 di oggi tutti i migranti saranno
sbarcati nel porto di Pozzallo", conclude il comunicato.«I migranti, uomini e donne,
prevalentemente di nazionalità siriana, concentratisi oggi a
Pozzallo (Ragusa) e gestiti da Protezione civile e Polizia di
Stato, ove si attendono altri 250 migranti, costituiscono la
punta di un iceberg che va gestita non più, solamente,
attraverso logiche emergenziali": lo ha affernato il segretario generale del Silp-Cgil, Daniele
Tissone, per il quale "il numero di 800 migranti finora
sbarcati, che sta rendendo ingestibili le strutture della
provincia di Ragusa, deve convincerci della necessità che, una
simile situazione, non può, in alcun modo, reggersi sulla sola
opera delle forze dell'ordine e che un simile esodo che
riguarda, per lo più, richiedenti asilo, necessita di un più
vasto dispiegamento di forze con obiettivi umanitari che vanno
oltre i compiti di chi, per legge, dovrebbe occuparsi di mera
identificazione e che si trova, suo malgrado, a sottrarre
energie rispetto ai delicati compiti quali il controllo del
territorio".