Non si arresta l'ondata di sbarchi
sulle coste italiane: oltre un migliaio quelli tratti in salvo
giovedì dalle unità della Marina e della Guardia costiera. Il
totale delle persone soccorse dall'inizio dell'operazione Mare
nostrum, a metà ottobre, sale così a quasi 20 mila.Nel dettaglio, 300 migranti sono giunti all'alba nel
porto di Catania dopo essere stati salvati da una petroliera. A
Pozzallo (Ragusa) dopo i 261 migranti arrivati mercoledì pomeriggio e
altri 199 nella notte, un'altra imbarcazione con oltre 200
migranti è entrata in rada nella tarda mattinata di giovedì. La
Marina Militare è stata impegnata
in sei operazioni di salvataggio: tra l'altro, la fregata Euro
ha soccorso un barcone con circa circa 450 migranti, la fregata
Zeffiro ne ha assistito uno con 150, il pattugliatore Foscari ne
ha salvati circa 220 e la corvetta Urania un centinaio. E sono
361 i migranti sbarcati nella notte tra mercoledì e giovedì al molo Colapesce di
Messina. Una barca a vela con a bordo circa 50 immigrati è stata
invece intercettata da due motovedette della Guardia costiera di
Roccella Jonica al largo di Riace, nel Reggino."Dal 18 ottobre, quando è cominciata Mare Nostrum, sono stati
soccorsi 18.546 migranti, in 117 interventi", ha detto il capo
di Stato maggiore della Marina militare, l'ammiraglio Giuseppe
De Giorgi, secondo il quale l'operazione Mare Nostrum "non è la
causa dell'aumento del flusso di migranti verso l'Italia: quel
flusso era aumentato già da molto prima, a causa di fenomeni
sociali e geopolitici che sono noti". Durante l'operazione - che
costa alla Difesa "9 milioni al mese": per questo De Giorgi
chiede all'Europa "non navi, ma fondi" - sono stati compiuti
otto abbordaggi, 66 scafisti sono stati fermati e due navi madri
catturate.E, a proposito di trafficanti di esseri umani, altri ne sono
stati bloccati giovedì. Polizia e Gdf di Roccella Jonica hanno
fermato due egiziani accusati di essere gli scafisti
dell'imbarcazione soccorsa ieri al largo delle coste calabresi
dalla guardia costiera con 236 immigrati egiziani e siriani, tra
i quali 146 uomini, 18 donne e 72 minori. L'imbarcazione era
salpata da Alessandria d'Egitto. Inoltre, tra i circa 1.200
migranti sbarcati mercoledì sera dalla nave anfibia San Giorgio ad
Augusta, sono stati identificati e fermati dall'autorità
giudiziaria altri quattro presunti scafisti: un tunisino, un
sudanese e due somali. Infine, un nigeriano di 24 anni, Oris
Wright, ritenuto lo scafista di uno degli sbarchi a Pozzallo, è stato fermato dalle forze dell'ordine.Intanto, di fronte all'ondata di nuovi sbarchi, sindaci e
presidenti di Regione, chiedono preoccupati l'intervento del
Governo. In particolare è stata sollecitata una Conferenza
Unificata straordinaria da tenersi la prossima settimana per
discutere con il premier Renzi, il sottosegretario Delrio e
tutti i ministri interessati, del tema dell'immigrazione. Il
ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, ha
trasmesso subito la richiesta delle Autonomie locali al Governo.
Martedì o mercoledì prossimo l'incontro.
"La situazione rischia di diventare esplosiva. Nei primi tre
mesi del 2014 abbiamo ricevuto 15 volte richieste di asilo
rispetto allo stesso periodo del 2013", ha detto il sindaco di
Catania, Enzo Bianco, secondo il quale "il Governo potrebbe
eventualmente ricorrere ad un decreto legge".
Regioni e i Comuni chiedono con forza al Governo di
affrontare il tema "in un contesto di leale collaborazione fra i
livelli istituzionali, in quanto la gestione dell'accoglienza
diffusa, tramite le Prefetture e senza il coinvolgimento dei
territori, sta creando disagi e tensioni".