martedì 10 settembre 2024
«È stata una riunione risolutiva», ha commentato il ministro Adolfo Urso, al termine del tavolo sul futuro dell'istituto di eccellenza per la riabilitazione neurologica e neuro-motoria
Il presidio dei lavoratori davanti al Santa Lucia

Il presidio dei lavoratori davanti al Santa Lucia - Archivio

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Fumata bianca sul futuro dell'Irccs Santa Lucia all'incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy. La Fondazione, che nell'ultimo vertice si era presa 72 ore di tempo per decidere, ha accettato la proposta di accedere all'amministrazione straordinaria. «È stata una riunione risolutiva», ha commentato il ministro Adolfo Urso, al termine del tavolo sul futuro dell'istituto di eccellenza per la riabilitazione neurologica e neuro-motoria. La proprietà della struttura, ha aggiunto, «ha accolto la richiesta unanime delle forze sociali, sindacali e delle istituzioni», che è «sicuramente è la via migliore per garantire la continuità di un'eccellenza». Per il ministro, l'amministrazione straordinaria permetterà di «preparare gli scenari del futuro affinché vi sia la garanzia di un'azione pubblica che possa garantire lo sviluppo di questa eccellenza al servizio dei nostri cittadini. Affineremo gli strumenti legislativi d'intesa con le forze sindacali affinché questa strada possa essere garantita».

«La soluzione individuata va nella direzione che avevo auspicato di mantenere il Santa Lucia all'interno del perimetro pubblico ed è stata accolta dalla proprietà dimostrando spirito collaborativo. La priorità è sempre stata la salute delle persone e la salvaguardia delle professionalità di una struttura che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale», ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci.


Sulla stessa scia il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. «La coesione istituzionale alla fine ha pagato - ha sottolineato - il messaggio che abbiamo dato è stato mai equivoco, sempre chiaro. Oggi ne portiamo a casa il primo risultato».

Soddisfatti i sindacati che, uniti, avevano avviato da tempo una mobilitazione per "salvare" il Santa Lucia e, dopo il risultato di oggi, hanno sospeso le iniziative di lotta. «Oggi era una giornata importante e grazie alla nostra mobilitazione conseguiamo un primo risultato», ha commentato il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola, al termine dell'incontro al ministero sul Santa Lucia. «La lotta paga. La tenacia e la vostra forza ci ha aiutato ottenuto l'amministrazione straordinaria della Fondazione Santa Lucia, scongiurando la svendita ai privati», ha detto ai lavoratori in presidio davanti al ministero. Poi ha avvisato: «Questo è un primo risultato. Ora andiamo avanti affinché si arrivi alla fine di questa vertenza con un forte ruolo del pubblico nella gestione della struttura e nella garanzia del servizio, dei livelli occupazionali e salariali. Questa vertenza dimostra che la salute delle persone viene prima dei profitti». Per Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl del Lazio, si «potrà continuare a garantire assistenza alla cittadinanza e la ricerca nelle neuroscienze. Una decisione che va nella direzione da noi sempre auspicata».

Per il Pd dopo questo risultato per la struttura d'eccellenza «va avviato un percorso pubblico». Una "fase 2" giudicata «difficile e delicata» da Alessio D'Amato (Azione), già assessore della Sanità nel Lazio. Soddisfatti i gruppi di maggioranza e opposizione in Regione e in Comune, nei giorni scorsi avevano partecipato alla manifestazione promossa dai sindacati per la continuità assistenziale e i livelli occupazionali. «Istituzioni, forze sociali e cittadini uniti hanno ottenuto un risultato importante per il Santa Lucia e per i suoi lavoratori. Il percorso dell'amministrazione straordinaria garantisce continuità e tempo necessari per difendere e rilanciare questa grande realtà e il suo futuro», ha sottolineato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

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