martedì 18 gennaio 2011
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«Io ho parlato con Silvio e gli ho detto che ne voglio uscire con qualcosa: 5 milioni». La marocchina Karima El Mahroug, meglio nota come "Ruby", parlerebbe così al telefono con la madre di Sergio Corsaro, parrucchiere siciliano e suo ex fidanzato. Le carte dei pm di Milano sul "Berlusconi-choc" diventano di pubblico dominio, alla Camera, all’ora di pranzo. Subito, le 6 pagine della domanda di autorizzazione per perquisire gli uffici a "Milano 2" di Giuseppe Spinelli, il "cassiere" personale del Cavaliere (uffici ricondotti a Berlusconi da «3 elementi», scrivono i giudici). Ma l’attenzione generale è sulle 389 pagine della documentazione allegata, con gli altri atti giudiziari e i riferimenti alle telefonate intercettate, che possono visionare solo i deputati membri della Giunta per le autorizzazioni.Sono loro a far filtrare ai giornalisti dettagli che, in attesa di accertare le presunte responsabilità del premier, svelano - se veritieri - uno spaccato certamente non confacente ad ambienti istituzionali, anche se relativo alla vita privata del presidente del Consiglio. Furoreggia la figura della diciottenne Ruby, ma acquista sempre più risalto anche il ruolo di Nicole Minetti, l’igienista dentale e ballerina "imposta" da Berlusconi al Consiglio regionale della Lombardia che, si legge, ha «svolto un’attività di induzione» alla prostituzione, assieme a Emilio Fede e Lele Mora.Tutto, però, ruota sempre attorno a Ruby. E la giovane marocchina, minorenne all’epoca delle frequentazioni nella villa di Arcore, appare pienamente consapevole del suo ruolo. «Il mio avvocato mi ha detto che è un caso che supera quello della D’Addario e quello di Noemi Letizia», è un caso «che spaventa tutti», dice in una telefonata del 26 ottobre scorso. Da qui la richiesta economica di 5 milioni di euro «a confronto del macchiamento (testuale, ndr) del mio nome». L’ex legale della ragazza ha peraltro smentito ogni richiesta di somme di denaro. E ancora, in un’altra conversazione con Corsaro, Ruby accenna a ripetute chiamate fattele dal premier che le avrebbe consigliato «di passare per pazza» e di «non dire niente a nessuno», aggiungendo che le avrebbe dato «quanti soldi vuoi, ti metto tutto in oro».Ma Ruby è soltanto la "prima attrice" di un contesto assai articolato di ragazze che avrebbero "allietato" le serate del presidente del Consiglio e che, tranne un paio, hanno tutte il domicilio nel residence di via Olgettina, 65. Lì risultano disporre di una casa «in comodato d’uso», scrivono i giudici sostenendo che anche questo, oltre al denaro rinvenuto in alcune buste, sarebbe il loro corrispettivo per le cene ad Arcore. Il testo della Procura di Milano ne elenca 10: la brasiliana Iris Berardi (19 anni appena compiuti), le dominicane Arisleida Espinosa e Maria Ester Garcia Polanco, Elisa Toti, Ioana Visan, Barbara Guerra, le gemelle Imma ed Eleonora De Vivo, Barbara Faggioli e Alessandra Sorcinelli. Negli atti, come donne che potrebbero aver ricevuto somme da Spinelli ne sono citate altre tre. Donne che non mostrano nemmeno troppa gratitudine a Berlusconi: «L’ho visto – dice Imma De Vivo in un’intercettazione del 25 settembre – un po’ ingrassato. Ora sta più di là che di qua, è diventato pure brutto. Deve solo "sganciare"».
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