venerdì 6 giugno 2014
​In agitazione i 24 mila dipendenti capitolini, dai vigili alle maestre, che protestano contro i tagli alla busta paga smentiti però dal Comune. 
Rai, passo indietro dell'Usigrai
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Capitale in tilt per l'astensione dal lavoro dei 24mila dipendenti capitolini scesi in strada per paura dei tagli alla busta paga di 200 euro, nonostante il Campidoglio abbia dato rassicurazioni. In ballo "c'è molto di più del salario accessorio - ha spiegato il segretario della Uil-Fp Roma e Lazio Francesco Croce - c'è la richiesta di dignità per coloro che garantiscono i servizi alla città". Sul piede di guerra i sindacati conferedali: "Si tratta del primo sciopero generale nella storia di questa città - gridano dal palco - complimenti Marino!". Il sindaco di Roma arrivato in bici in Piazza del Campidoglio, è stato fischiato prima di entrare a Palazzo Senatorio. "I sindacati non fanno l'interesse dei lavoratori, ho difeso il loro salario e un nuovo contratto con le unghie e con i denti" ha commentato Marino. Il corteo partito al grido di "dignità" ha paralizzato il centro storico per tutta la mattinata. Da piazza della Bocca della Verità, agenti di Polizia Municipale, educatrici, assistenti sociali, amministrativi hanno sfilato verso piazza del Campidoglio. Ad aprire il corteo lo striscione che recita "Game over, insert coin to continue...Salario, diritti, dignità per garantire servizi ai cittadini". "Oggi lanceremo una rivoluzione capitolina - spiega il segretario di Fp-Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola - una sorta di mappatura delle criticità presenti in ogni singolo ufficio". Duro l'attacco di Giancarlo Cosentino, segretario Fp-Cisl Roma e Lazio: "Sentiamo il peso della città, Marino nulla conosce, non c'è lui davanti ai bambini, nelle strade o nei municipi". Secondo la Cgil in piazza c'erano almeno diecimila persone. L'adesione allo sciopero è all'80%, centinaia di scuole sono chiuse così come molti dipartimenti dei municipi mentre molti gruppi di polizia locali non sono operativi". I sindacati hanno chiesto al sindaco di avviare una rivoluzione incentrata sulla denuncia da parte dei dipendenti capitolini degli sprechi e della corruzione. "Chiederemo un'amministrazione trasparente grazie alle segnalazioni dei cittadini e li coinvolgeremo chiedendo a loro stessi di giudicare l'operato dei dipendenti capitolini" ha detto Natale Di Cola, al termine della manifestazione. Tra le richieste anche un piano di formazione e nuove assunzioni". A stretto giro di posta la replica della giunta capitolina. Dalla prossima settimana il vicesindaco con delega al personale, Luigi Nieri (Sel), ha intenzione, di iniziare un tour "ufficio per ufficio" comunale per spiegare ai dipendenti la questione del salario accessorio e la riforma della contrattazione di secondo livello. Un modo, sottolineano dal Campidoglio, "per allargare la partecipazione".
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