È arrivata al cimitero monumentale di Torino, trasportata da una Mercedes grigia metallizzata, la salma di Rita Levi Montalcini. Oggi verrà celebrata una cerimonia privata, durante la quale il rabbino Avraam De Wolf leggerà salmi di Davide. Domani la cerimonia alla presenza delle autorità. Nei prossimi giorni la salma del premio Nobel sarà cremata e le ceneri deposte in un urna della tomba difamiglia.
L'OMAGGIO DELLE AUTORITA' E DELLA GENTE COMUNETante persone comuni e tanti rappresentanti delle istituzioni hanno voluto dare un ultimo saluto a Rita Levi Montalcini, il premio Nobel per la medicina e senatrice a vita morta il 30 dicembre, recandosi alla camera ardente allestita al Senato. La gente si è assiepata all'esterno di palazzo Madama, attendendo di entrare subito dopo l'omaggio reso dalle alte cariche dello Stato. Ieri sono arrivati il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Mario Monti, entrambi accolti da un caloroso applauso. Anche il presidente del Senato, Renato Schifani, insieme al vice presidente Vannino Chiti, e il presidente della Camera Gianfranco Fini non hanno voluto mancare. Così come ha voluto essere presente per rendere omaggio alla scienziata scomparsa, l'ex premier Romano Prodi, accompagnato dalla moglie. "Non c'era solo il Nobel - ha poi detto Prodi lasciando il Senato - in lei c'erano una carica umana straordinaria e un'intelligenza e una capacità scientifica fuori dal comune". E ricordando la soddisfazione che Montalcini espresse quando fu nominata senatrice a vita, Prodi ha sottolineato che "dopo tanti anni trascorsi negli Stati Uniti, fuori dall'Italia, che l'aveva trattata certo non bene, questo è stato un esempio di affezione vera al Paese". Tra le personalità che si sono recate alla camera ardente, anche il vice presidente della Corte Costituzionale Franco Gallo, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, la presidente dimissionaria della Regione Lazio, Renata Polverini, l'ex presidente del Senato, Franco Marini, la presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro, il senatore a vita Emilio Colombo, l'ex ministro della Giustizia, Giovanni Conso, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli, e anche il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, che già aveva accompagnato il feretro all'uscita dall'abitazione romana, vicino a Villa Torlonia, portandolo insieme ad altri a spalla, mentre altri due rabbini leggevano alcuni brani della Torah per salutare questa grande donna di origine ebraiche. Ma a colpire di più sono le tante persone comuni, tra cui alcuni disabili in carrozzina, persone di tutte le età, che si sono messi in fila e hanno aspettato pazientemente il proprio turno per entrare, a scaglioni di 20 persone alla volta, nella sala dedicata ai caduti di Nassiriya e sfilare davanti alla bara, coperta di rose rosse, ai piedi due mazzi di rose bianche, fermandosi per qualche minuto di raccoglimento e lasciando un saluto personale scritto sul registro posto all'esterno della sala.
I funerali della scienziata si svolgeranno il 2 gennaio a Torino con rito ebraico e, in forma privata e sono "aperti a tutti". Chi vuole venire a rendere omaggio alla zia può farlo. Tutti le abbiamo voluto molto bene". A spiegarlo è stata la nipote del premio Nobel, Piera Levi Montalcini, incontrando i giornalisti nell'atrio dell' abitazione romana dove ieri si è spenta la senatrice a vita. Il premio Nobel sarà sepolta accanto alla sorella.
La Comunità Ebraica di Roma ha avviato la procedura formale per intitolare l'Ospedale Israelitico di Roma a Rita Levi di Montalcini. Lo annuncia il presidente della Cer, Riccardo Pacifici. "Dopo aver sentito il parere dei familiari del Premio Nobel per la Medicina, e aver avuto l'approvazione del Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, e del Presidente dell'Ospedale Israelitico, Bruno Piperno, inizia l'iter che porterà da qui a pochi mesi a intitolare una delle migliori strutture della Sanità del Lazio a Rita Levi di Montalcini - spiega Pacifici in una nota -. Sarà per noi motivo di orgoglio poter onorare il nome di una donna che ha scritto un importante pezzo di Storia della Scienza, dedicandole l'unico ospedale israelitico di tutta Europa".L'Ospedale Israelitico, che ora ha sede alla Magliana, mentre la struttura originaria nel centro di Roma sull'Isola Tiberina ospita la sede amministrativa e uno dei poliambulatori, è tra le eccellenze del sistema sanitario laziale. Tra i suoi reparti specializzati spiccano quelli di Geriatria, Ortopedia, Oncologia e Cardiologia. La struttura è, inoltre, il primo Day Hospital medico/chirurgico del Centro Italia.