Emergenza profughi, Caritas Ambrosiana in prima fila nell'accoglienza. Aprirà sabato aprirà alle
porte di Milano, a Magenta, in un ex pensionato, un nuovo centro
di accoglienza dove potranno essere ospitati 100 profughi.
Finora la Caritas ne ha presi in carico tremila. Più di 12mila secondo i dati del Comune, gli arrivi dallo scorso ottobre, con un incremento significativo nelle ultime settimane. "Stiamo facendo molto e faremo
ancora di più, ma non è solo una questione di spazi - ha detto
ancora Don Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana -. L'aspetto più impegnativo è legato alle
persone che devono gestire l'accoglienza, quotidianamente, in
modo dignitoso. La fatica e l'angoscia che leggiamo negli occhi
dei siriani che arrivano alla Stazione Centrale ci spingono solo
a chinare la testa e a darci da fare. Non è questo il momento
della polemica, lavoriamo per trovare soluzioni. E non
dimentichiamo che come Caritas e Chiesa siamo attivi per una
infinità di situazioni, dai minori, alle prostitute, dai senza
fissa dimora agli anziani". Don Davanzo ha replicato al Comune che chiedeva, con un appello all'arcivescovo Angelo Scola, di aprire le chiese ai profughi. "La soluzione non può essere quella, è un appello retorico che non
porterebbe alcun beneficio ai profughi. Certo in chiesa
avrebbero un tetto e poi? I bagni? La mensa? I letti? Le
attrezzature? Il personale?". "La pressione di questi giorni può avere spinto i rappresentanti del Comune di Milano a qualche battuta infelice e fuori luogo - ha detto ancora don Davanzo - Evitiamo
polemiche sterili e strumentali sulla pelle dei poveri.
Riconosciamo che, in questa circostanza, il Comune non è stato
sufficientemente supportato dalle Istituzioni centrali, ma la
soluzione non è quella".
La struttura che apre domani, l'ex pensionato Sant'Ambrogio
non è l'unica struttura della chiesa milanese attivata per
questa emergenza. Si aggiunge infatti a casa Suraya (100
posti), aperta a Milano in via padre Carlo Salerio 51 a maggio e
inaugurata il 20 giugno. In questo caso sono state le Suore
della Riparazione, proprietarie della struttura, ad offrire i
locali a Caritas Ambrosiana ed è stata la Cooperativa Farsi
Prossimo con fondi propri a ristrutturare questa porzione di
edificio e a gestire quotidianamente l'accoglienza con proprio
personale.
All'appello di mettere a disposizione degli spazi, ultimo in
ordine di tempo ha risposto don Flavio Riva, parroco a Cesano
Maderno, che ha offerto l'ex oratorio femminile e un
appartamento, dove possono essere ospitati 15, 20 profughi.
Anche la parrocchia SS. Redentore di Milano (via Pierluigi da
Palestrina) ha messo a disposizione una struttura.
Nella Zona Pastorale di Lecco, sono stati messi a disposizione
per i profughi 37 posti: 20 in un'ex casa per sacerdoti, gestita
dalla cooperativa Arcobaleno, a Lecco e 17 nel centro
missionario COE a Barzio.
Occorre non dimenticare le emergenze degli anni scorsi che Caritas Ambrosiana continua a gestire, così come l'accoglienza dei profughi di altre nazionalità (pakistani, eritrei, somali, afgani, nigeriani, ivoriani) che continuano ad arrivare sul nostro territorio. Ad esempio, attraverso la Cooperativa Farsi Prossimo, vengono gestiti 400 posti nei centri polifunzionali del Comune di Milano, altri 214 del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati costituito dalla rete degli enti locali (69 posti a Milano, 25 nella zona di Lecco, 120 tra le province di Varese e Milano) in case di proprietà della Diocesi.