giovedì 18 gennaio 2024
Paolo Truzzu

Paolo Truzzu - ANSA

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ll sequestro di beni al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, indagato per presunta corruzione, costringe la Lega a un probabile passo indietro nel braccio di ferro con Fratelli d'Italia per ricandidare il "suo" governatore. I guai giudiziari del presidente uscente - segretario del Partito Sardo d'Azione arruolato da tempo nel centrodestra - sembrano aprire definitivamente la strada al sindaco meloniano Paolo Truzzu, già sindaco di Cagliari. E al di là delle dichiarazioni obbligate di unità di intenti, la Lega incassa il colpo. Lasciando intendere che ancora una volta la magistratura condiziona la politica. Stavolta però in una tenzone tutta interna allo schieramento di centrodestra.

«Oggi si dovrebbe definire la cosa. Credo che alla fine, vista anche l'institenza di Fdi, il candidato sarà Truzzu», ammette a malincuore il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa: «Credo eh, non è chiuso». Anche il segretario ora si dice possibilista: «Ritengo che se un sindaco o un governatore ha lavorato bene può essere ricandidato». Può, non deve. «Poi per me l'unità del centrodestra, della coalizione che hanno votato gli italiani - dice - viene prima di logiche di partito o personali. Quindi decideremo tutti insieme». Chi confessa dichiara l'irritazione per l'inchiesta è il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga: «Le tempistiche sicuramente non aiutano un processo democratico, detto questo è fondamentale che tutta la magistratura faccia i dovuti approfondimenti». Fedriga parla di «inopportunità» visto che la notizia «arriva a qualche giorno dalla presentazione delle liste, visto che è un'inchiesta sviluppatasi diversi mesi addietro. Non ci sarà, sono convinto, cattiva fede né altro - assicura - ma anche nell'opinione pubblica, questi fatti non aiutano il cittadino a pensare che sia tutto normale. Chi fa politica deve avere maggiori controlli, però sotto il momento della candidatura non aiuta».

Per Fratelli d'Italia parla il capogruppo alla Camera. Tommaso Foti non menziona l'inchiesta, ma sembra dirlo tra le righe: «Sono emerse nella gestione alcune situazioni che hanno portato a ritenere che la candidatura di Truzzu fosse una candidatura con molto più consenso nell'opinione pubblica». E ricorda come Fdi a suo tempo «ha fatto un sacrificio» rinunciando a ricandidare il governatore uscente della Sicilia, Nello Musumeci. «Certamente noi non ci affidiamo a un'azione giudiziaria per risolvere i problemi all'interno del centrodestra», tiene a puntualizzare il vicepresidente vicario di Fdi alla Camera Manlio Messina: «La trattativa andava avanti da tempo - dice - con l'obiettivo di immaginare un percorso unitario come coalizione di centrodestra. Dispiace quello che accade al governatore Solinas e auguriamo che risolva la questione nel più breve tempo possibile».

Anche Forza Italia, che nel duello non è mai entrata davvero, critica la tempistica dell'inchiesta. «Solo il tavolo dei leader può sbrogliare e decidere le candidature delle Regioni», premette il forzista Alessandro Cattaneo, aggiungendo che «certo, quando un'indagine nasce mesi fa, ed esce poco prima delle elezioni, difficilmente si può pensare che sia una concomitanza casuale». «La questione Sardegna sarà risolta da Meloni e Salvini» taglia corto il vicepremier forzista e ministro degli esteri Antonio Tajani.

La candidata del centrosinistra fa professione di garantismo: «L'ambito giudiziario deve rimanere tale e non entrare nel dibattito politico», dichiara la pentastellata Alessandra Todde, candidata del campo largo Pd-M5s. «Il mio riscontro è su come ha governato la Sardegna, per come ha trattato i sardi e per come sta lasciando la nostra terra: in totale declino. Credo che nessun cittadino sardo potrà mai dimenticare l'immagine della bandiera dei quattro mori sul palco di Pontida. Solinas ha piegato un partito storico e identitario come il Partito Sardo d'Azione alla volontà della Lega Nord di Salvini. Solinas ha calpestato la storia del sardismo per beceri interessi personali. E questo credo che nessun sardo potrà mai dimenticarlo».

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