Ravenna conquista il primo posto: è la città dove si vive meglio in Italia secondo l'ormai "storica" classifica del Sole 24Ore che passa in rassegnala qualità della vita nelle città italiane: dalla cultura al verde pubblico, dai servizi per gli anziani alle scuole. I punti di forza dell'eccellenza ravennate riguardano la
disponibilità degli asili rispetto all'utenza potenziale, lo
smaltimento delle cause civili e la bassa percentuale di
emigrazione ospedaliera. Nel settore affari e lavoro la città è
al quinto posto, e da segnalare c'è il buon tasso di occupazione
(66% e nono posto, sopra Milano) e la buona propensione ad
investire. Tra gli elementi che sorprendono di più c'è il primo
posto per "indice di giovinezza", cioè il rapporto tra under 15
e over 64 pari a 120,59. La riapertura del cinema Astoria,
multisala storica della città, e del Mariani, in centro storico,
ha portato Ravenna al quinto posto italiano per numero di sale
cinematografiche ogni centomila abitanti. Da migliorare invece
la voce che riguarda l'ordine pubblico, dove la città è al 103esimo
posto per numero di denunce. A pesare è soprattutto, in questo
caso, il parametro che riguarda i furti in casa: 695 ogni
100mila abitanti e quartultimo posto della classifica italiana.
Era dalla prima edizione della ricerca, giunta alla 25/a
edizione, che Ravenna non saliva sul podio: nel '90 il capoluogo
romagnolo arrivò al terzo posto.
Fanalino di coda della 25esima indagine sulla qualità della vita è
Agrigento. Nelle prime dieci posizioni alcuni centri
montani del Nord Est e diverse realtà emiliano-romagnole, ma
anche una grande città come Milano, che si è piazzata all'ottavo
posto, con un miglioramento fatto segnare anche da Roma, salita
di otto posizioni al dodicesimo gradino.
L'indagine del Sole 24 Ore ogni anno confronta le performance
di vivibilità delle province italiane tramite un'articolata
serie di parametri suddivisi in sei capitoli d'indagine,
ciascuno basato a sua volta su sei parametri e su una
graduatoria di tappa: tenore di vita, affari e lavoro, Servizi
ambiente salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.
La classifica finale vede per la prima volta sul podio Ravenna
mentre non riserva sorprese per quanto riguarda il fondo
classifica: Agrigento è già stata maglia nera nel 2007 e nel
2009. Nella top ten tre realtà medie o piccole, del Nord Est,
montane: Trento prima lo scorso anno si deve accontentare della
seconda posizione, Belluno si conferma al quarto posto, Bolzano
scende al decimo. E il modello emiliano-romagnolo dimostra di
tenere, con altre tre province che accompagnano Ravenna tra le
prime dieci (Modena che si piazza al terzo gradino del podio
migliorando di ben 10 posizioni rispetto al 2013, Reggio Emilia
e Bologna). Buoni i risultati del Centro, in particolare delle
province toscane (Siena è nona e Livorno 11esima). Il Mezzogiorno
riesce invece a spingersi nella prima parte della classifica
solo con le province sarde (Olbia-Tempio, Sassari e Nuoro). Per
il resto anche questa volta deve rassegnarsi alla parte bassa,
dove prevalgono province siciliane, calabresi e pugliesi e dove
Napoli, ultima nel 2013, riesce a recuperare il 96esimo posto.