mercoledì 12 settembre 2012
​Guerra alla carta in nome della funzionalità e del risparmio. Il decreto di regisione della spesa prevede iscrizioni online e registri in formatoelettronico. Tutte le classi di medie e superiori avranno un pc da usare a lezione. Al 65% degli insegnanti di Puglia, Campania, Sicilia e Calabria verrà assegnato un tablet.
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C’era una volta la carta. L’anno scolastico 2012/2013 si apre con una dichiarazione di guerra a faldoni, registri e libretti delle giustificazioni. Digitalizzazione avanti tutta, è la rotta intrapresa a viale Trastevere. Perché smaterializzare pratiche e documenti – assicura il ministro dell’Istruzione – fa funzionare meglio le scuole e allo stesso tempo risparmiare soldi, qualcosa come 30 milioni l’anno. Francesco Profumo non ha dubbi. E accompagna il ritorno sui banchi con un’accelerata sull’uso del digitale. Sogni? No, buone pratiche che già esistono - assicura - frutto dell’iniziativa di istituti intelligenti e amministrazioni locali intraprendenti. Profumo dedica prima di tutto un ricordo a Melissa Bassi, la studentessa morta a maggio scorso nell’attentato alla scuola Falcone-Morvillo di Brindisi, dove si recherà nei prossimi giorni per dare un segnale di vicinanza agli studenti. Poi passa a parlare di «dematerializzazione». Negli ultimi anni, ricorda, sono già stati spesi per l’innovazione tecnologica 250 milioni, tra risorse nazionali e comunitarie. Ora bisogna allungare il passo, in coerenza col decreto sulla revisione della spesa che prevede, tra l’altro, da quest’anno iscrizioni online e registri in formato elettronico. Tutto per liberare aule e segreterie da fascicoli, fotocopie e scartoffie. «Alcune sperimentazioni di successo – spiega il ministro – da quest’anno diventano un "bene comune"». Oggi più che mai «ogni euro investito deve ritornare a una comunità ampia». Da quest’anno quindi tutte le classi di medie e superiori avranno un computer da usare a lezione: dove non è ancora arrivato - assicura il ministro - sarà consegnato nelle prossime settimane. Costo: 24 milioni di euro. Per il Sud c’è dell’altro. Nelle quattro "regioni della convergenza" - quelle del Programma operativo nazionale confinanziato dall’Ue: Puglia, Campania, Sicilia e Calabria - a ogni insegnante del 65% delle scuole verrà assegnato un tablet, i mini pc bianchi "tutto schermo": altri 32 milioni.C’è anche però chi fa notare che in diverse scuole la carta è già stata eliminata da tempo. Quella igienica, però, coi genitori che si autotassano per procurarla. Spesso, insomma, manca l’essenziale. Il ministro rassicura: sono state aumentate anche le risorse per la gestione ordinaria, cioè per la pulizia di classi e gabinetti, tassa sui rifiuti o materiale didattico di base: 200 milioni nel 2012, 240 il prossimo annoLe pratiche innovative da diffondere? A Roma, ad esempio: la Provincia risparmierà 5 milioni rendendo più efficienti i sistemi di riscaldamento; ha montato impianti fotovoltaici su 185 edifici scolastici; installerà in tutti gli istituti entro novembre il collegamento a banda larga e aree WiFi negli spazi comuni, con 100 milioni di risparmio l’anno sulla telefonia. A Mantova le scuole sono state già cablate dal 2008 grazie a stage estivi degli stessi studenti e i registri e i libretti delle giustificazioni eliminati. Le presenze degli studenti sono registrate all’ingresso col badge. Un minuto esatto dopo il suono della campanella, parte un sms per i genitori degli assenti. A Firenze infine le presenze per la refezione - con specifica di chi mangia in bianco - sono raccolte con una "App" su un tablet, la stessa sui cellulari dei genitori, utile anche per verificare i pagamenti alla mensa.
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