venerdì 4 marzo 2011
L'avvocato di Berlusconi incontra la presidente del Tribunale di Milano per stabilire il calendario delle udienze. Prescrizione breve, lo stop di Ghedini.
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Stamani il difensore di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, ha incontrato il presidente del tribunale di Milano, Livia Pomodoro, a quanto si è appreso, per cercare un coordinamento dei vari procedimenti a carico del presidente del Consiglio onde garantire la sua presenza in aula. In tribunale a Milano infatti sono quattro i procedimenti in corso a carico del presidente del Consiglio. Da quanto si è saputo, l'avvocato Ghedini ha incontrato stamani a palazzo di giustizia di Milano il presidente del tribunale Livia Pomodoro per un tentativo di coordinamento delle varie udienze dei procedimenti per garantire la presenza di Silvio Berlusconi ai processi. Lunedì scorso, dopo la decisione della consulta che aveva 'bocciato' in parte la legge sul legittimo impedimento, era ripreso il processo Mediaset, nel quale Berlusconi è imputato per frode fiscale, che è stato rinviato al prossimo 11 aprile. Al termine dell'udienza di lunedì, lo stesso Ghedini, parlando con i cronisti aveva spiegato che il presidente del Consiglio, verosimilmente, sarà presente alla prossima udienza del processo Mediaset e che vorrebbe essere presente in tutte le udienze dei suoi processi, nelle quali è prevista una attività difensiva di sostanza. Domani, invece, riprenderà l'udienza preliminare del procedimento Mediatrade nel quale il premier risponde di frode fiscale e appropriazione indebita. L'udienza però molto probabilmente verrà subito rinviata perché il legale di Pier Silvio Berlusconi, anche lui imputato, l'avvocato Filippo Dinacci non ha ricevuto la notifica della fissazione dell'udienza. Per venerdì prossimo, 11 marzo, invece è fissata la ripresa del processo Mills, che vede imputato il premier per corruzione in atti giudiziari. E per il 6 aprile è prevista la prima udienza del processo sul caso Ruby.La proposta di legge in materia di giustizia avanzata ieri dall'onorevole Vitali non incide in alcun modo sullo svolgimento dei processi del presidente del Consiglio. Lo precisa in una nota Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e avvocato del premier. "La parte di quella proposta che riguarda la prescrizione - spiega infatti Ghedini - non ha alcuna efficacia nei processi che vedono interessato il Presidente Berlusconi. Resta comunque ferma la mia opinione - aggiunge - che si tratti di norma inopportuna e che debba essere ritirata"."In ordine alla proposta di legge presentata dall'on. Vitali in tema di prescrizione e su cui quest'oggi molti opinionisti si sono variamente esercitati, pur sprovvisti di qualsiasi competenza tecnico-giuridica, appare opportuno precisare alcune semplici notazioni", scrive Ghedini nella nota. "La parte di quella proposta che riguarda la prescrizione - spiega l'avvocato del premier - non ha alcuna efficacia nei processi che vedono interessato il Presidente Berlusconi. Dopo la modifica operata nel 2005 dalla legge cosiddetta ex Cirielli - osserva - la concessione delle attenuanti generiche per tutte le contestazioni operate nei confronti del Presidente sarebbe del tutto neutra per la prescrizione". Anche "nel processo cosiddetto Mills - continua Ghedini - non vi è la possibilità di diminuire la prescrizione per effetto di circostanze generiche" così come "nei processi cosiddetti Diritti e Mediatrade. Ô altrettanto palese - scandisce il parlamentare Pdl - che qualsiasi ipotesi prescrizionale per il caso Ruby non può neppure essere ipotizzata. Di talché nessuna incidenza neppure in astratto potrebbe avere quella norma nei confronti del Presidente Berlusconi". "La non condivisione tecnica, quindi - spiega ancora -, si basa semplicemente sul fatto che la situazione attuale dell'istituto della prescrizione, non toccato dalla proposta Vitali, è assai diversa da quando il Ddl, da cui trae origine la proposta stessa, fu presentato nel 2001 dall'on. Anedda. O quindi altrettanto evidente che la proposta dell'on. Vitali, con cui ho sempre avuto, contrariamente a quanto si legge oggi, ottimi rapporti di simpatia e stima, è stata presentata in totale buona fede e non già per intervenire sui processi del Presidente Berlusconi". "Resta comunque ferma la mia opinione - conclude Ghedini - che si tratti di norma inopportuna e che debba essere ritirata".
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