Sei anni di carcere. È la condanna inflitta dal Gup del Tribunale di Novara all'ex parroco di Castelletto Ticino don Marco Rasia, accusato di aver compiuto atti sessuali su minori, sei ragazzi di 16 anni. Don Rasia era stato arrestato il 12 aprile dello scorso anno.
Don Marco ha sempre respinto ogni accusa, sostenendo che i
rapporti erano consenzienti e che in un caso ci sarebbe stata
una vera e propria relazione. Il Gup lo ha ritenuto responsabile
di violenza sessuale, pur riconoscendo la lieve entità di alcuni
episodi.
La Diocesi di Novara in una nota
esprime "profonda tristezza" per la sentenza di condanna di
primo grado emessa dal Tribunale di Novara nei confronti di don
Marco Rasia e conferma tutta la sua "fiducia" nella
magistratura.
"La Diocesi - si legge in una nota - ancora una volta esprime
profonda tristezza per le sofferenze vissute e manifesta la sua
affettuosa vicinanza ai giovani e alle famiglie coinvolti,
sostenendoli con la preghiera". E "conferma la
fiducia nell'operato della Magistratura, che proseguirà il
cammino nel far piena luce sui fatti attribuiti. Resta in attesa
degli ulteriori gradi di giudizio, pregando per don Marco e
proseguendo nella linea di massima trasparenza, che fin
dall'inizio ha voluto seguire in questa triste e dolorosa
vicenda".