Un proiettile colpì Giuseppe Giangrande, brigadiere di 50 anni, che cadde a terra privo di sensi con una ferita al collo e, ricoverato d’urgenza, fu operato ma subì una lesione alla colonna vertebrale. I reati contestati a Preiti sono quelli di tentato omicidio plurimo, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. Oggi erano presenti in aula Preiti e la figlia di Giangrande, Martina. Dopo la sentenza Preiti ha chiesto scusa: "Chiedo scusa a tutti. Vorrei essere io al posto del carabiniere ancora in ospedale. Mi dispiace". Soddisfazione da parte della figlia di Giangrande: "Siamo davvero soddisfatti di questa sentenza, sono venuta qui a Roma a sentire con le mie orecchie cosa sarebbe accaduto. Tra poco lo dirò a mio padre, che è a Prato, visto che per il momento non sono riuscita a sentirlo".