giovedì 6 febbraio 2014
​Diminuiscono quelli individuati. Nel 2013 114 morti e 1.168 feriti. Tra le cause principali del fenomeno alcol e droga. Aumentano i guidatori senza assicurazione.
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Pirati della strada, uno su due la fa franca. Lo dice il rapporto 2013 sul fenomeno presentato dall'Osservatorio il Centauro-Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) a Forlì. Nello scorso anno i morti provocati dai pirati al volante sono stati 114, i feriti 1.168. Le vittime sono nella maggior parte dei casi anziani e minori. Mentre per quanto riguarda le cause che stanno alla base del comportamento criminale al primo posto alcol e droga, nel 20% dei casi.  Andando a vedere i numeri sono 973 gli episodi di pirateria stradale censiti dall'Osservatorio il Centauro-Asaps lo scorso anno. I protagonisti sono rimasti ignoti nel 44,2% dei casi, solo il 55,8% è stato scoperto. Più alta invece, 59,7%, la cifra dei pirati a cui era stato dato un nome nel 2012. Dei pirati individuati 146 sono stati arrestati (26,9%), 397 denunciati (73,1%). Come abbiamo visto su un quinto di questi eventi pesa l'ombra di alcol e droghe. «Ma è un dato - spiega il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni - che va accolto con eccessivo difetto. Molto spesso, per vari motivi, l'accertamento dell'uso di alcol o stupefacenti non è fattibile. Inoltre in troppi sfuggono alla giustizia e sulle cause in questi casi si può dire ben poco. Anche gli stranieri rientrano in questo rapporto. Come vittime, 122 (12,5%), e come responsabili, il 25,2% dei 543 identificati. L'83,6% degli atti di pirateria, 813 contro 160, è avvenuto di giorno. Le categorie deboli, specie bambini e anziani, continuano a pagare un prezzo alto tra morti e feriti: 125 i minori coinvolti, 122 gli anziani, 12,8% e 12,5%. I pedoni sono la categoria più colpita, con 379 eventi: 49 morti, il 43% dei decessi, e 407 feriti (34,9%); 156 invece i ciclisti coinvolti, con 22 morti (19,3%) e 140 ricoveri (12%). La classifica per regioni vede al primo posto la Lombardia, 155 (15,9%), poi Emilia-Romagna 107 (11%), Veneto 86 (8,8%), Lazio e Toscana 81 (8,3%). Roma ha collezionato, da sola, 30 eventi gravi, 3,1% del totale. Nella maggior parte dei casi i pirati sono uomini 18-44 anni (69 le donne, stesso numero del 2012 pari al 12,7% ma in crescita rispetto al 10% del 2011). Un altro aspetto da considerare è quello della crescita i veicoli con assicurazioni scadute o false, circostanza accertata in almeno 44 casi (8,1%). «Le pene, peraltro, sono inconsistenti: da tre mesi a tre anni - ricorda Biserni - Solo in caso di incidente mortale con fuga si rischia di rimanere per un certo periodo in cella. Questo reato dovrebbe invece essere tra quelli previsti nella sfera dell'omicidio stradale, per la cui istituzione l'Asaps si batte e attende notizie dopo l'impegno in questo senso di politici e del ministro di Giustizia».
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