Una "logica sciagurata" che induce a "violentare il territorio", quella delle colture intensive: lo racconta
Michele Assennato, direttore generale dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa) Puglia, spiegando come invece "gli agricoltori più intelligenti tendono a risparmiare il proprio suolo, dando garanzie di futuro alla propria impresa" e non a "bruciarla nella logica di profitto a breve termine".
Ma la coltura intensiva crea un'altra conseguenza pesantissima: "Purtroppo riscontriamo tracce di pesticidi in numerosi alimenti" - aggiunge Assennato -, ad esempio "frutta come uva e fragole".
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