Parte oggi con una benedizione speciale da piazza San Pietro la grande croce di Lampedusa. Inizia un viaggio che non finirà mai, perché è una croce nata per girare e ricordare la sofferenza e la morte di migliaia di migranti mai giunti in porto. Costruita da un falegname con i legni dei barconi naufragati davanti all’isola-porta d’Europa, la croce dei migranti verrà benedetta stamane a Roma da Papa Francesco durante l’udienza generale. Poi scenderà nelle catacombe del Rione Sanità, a Napoli, e proseguirà un toccante giro d’Italia che si concluderà tra un mese esatto a Milano. Nata da un’idea del poeta ed editore Arnoldo Mosca Mondatori, alta 2,8 metri, larga 1,5 e pesante 60 kg, la croce è opera del falegname lampedusano Francesco Tuccio ed è parte di un progetto aperto all’adesione di parrocchie e comunità della Fondazione milanese Casa per lo spirito e le arti. È la prosecuzione ideale dell’iniziativa delle piccole croci fatte sempre con il legno dei barconi, distribuite per il 2 novembre in numerose comunità cristiane per ricordare le oltre 350 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013. Allora il grande Ennio Morricone compose il cantico dei sommersi, oggi aderisce all’iniziativa che cade a poco più di sei mesi dalla tragedia. «Si tratta di un progetto di matrice spirituale e culturale – spiega Mosca Mondadori – che prevede il viaggio in tutta la Penisola della croce realizzata con il legno delle carrette del mare per simboleggiare armonia e comunione tra le le città, le parrocchie, le fedi, le culture. Una volta benedetta da Francesco inizierà a girare verso le comunità che vogliono accoglierla, portarla e poi, nuovamente, donarla». Il progetto prevede che una delegazione di ogni parrocchia porti fisicamente la croce alla comunità ricevente. Altri passaggi di questo itinerario (cui le comunità cristiane possono aderire scrivendo alla Fondazione Casa dello spirito e delle arti , via Col Moschin 10, 20136 Milano) saranno Verona e, a fine mese dopo la canonizzazione del Beato Roncalli, San Pietro Feletto, piccola parrocchia della diocesi di Vittorio Veneto prediletta da Papa Giovanni, il cui segretario, il neo cardinale Capovilla, è uno dei sostenitori della croce dei migranti. Che Il 9 maggio arriverà a Milano dove il cardinale Scola ha concesso una sistemazione molto simbolica: la chiesa degli immigrati nella centralissima piazza Santo Stefano. Da qui tornerà a viaggiare per l’Europa per portare un messaggio di pace e di fede ricordando 23 mila donne, uomini e bambini morti nel Mediterraneo prima di raggiungere la Fortezza Europa, la loro terra promessa.