giovedì 4 aprile 2024
L'utilitaria di don Giovanni Rigoli era stata distrutta il 4 febbraio da un rogo mentre era parcheggiata vicino alla canonica della chiesa di San Nicola, durante il catechismo. «Sono emozionato»
Don Giovanni Rigoli

Don Giovanni Rigoli - Diocesi di Oppido-Palmi

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«Non sono sorpreso, ma emozionato e inorgoglito sì. Ringrazio tutta la comunità di Varapodio e quanti, anche di altri centri, hanno contribuito alla raccolta». È timidamente felice don Giovanni Rigoli, il parroco del piccolo centro del Reggino che nei giorni scorsi ha ricevuto in dono dalla comunità una nuova automobile per sostituire la sua utilitaria distrutta il 4 febbraio da un rogo mentre era parcheggiata vicino la casa canonica della chiesa di San Nicola, dove i ragazzini stavano frequentando il catechismo. Prima don Giovanni aveva subìto un’aggressione al termine d’una funzione religiosa: dopo essere stato privato del cellulare, era stato colpito in fronte con una violenta testata, finendo in ospedale. Per l’aggressione sono stati denunciati due cugini (uno con precedenti) i quali, secondo la ricostruzione degli inquirenti, non avevano accettato che l’uomo di fede avesse vietato per ragioni sanitarie le strette di mano e quindi le tradizionali “condoglianze” in chiesa dopo la celebrazione di una Messa in memoria di una donna della famiglia morta in Australia. Lo avevano fatto lo stesso, il parroco li aveva ripresi e quindi sarebbe scattata la violenza.

Successivamente anche il rogo della vettura. Due episodi inquietanti che hanno indignato la comunità e provocato la reazione delle istituzioni locali come del vescovo della diocesi di Oppido-Palmi, Giuseppe Alberti. «Sono venuto a raccogliere fiducia e a dare speranza. La mia è una presenza di vicinanza e di prossimità. Sento che è quello che il Signore mi chiede. Una vicinanza alle persone, ai singoli, ma anche alla comunità», ha sottolineato durante l’omelia della Messa domenicale che nei giorni avvenire aveva voluto officiare proprio nella chiesa di San Nicola. Aggiungendo: «Possiamo imparare sempre meglio a poter stare insieme, una capacità di rispetto e di ascolto reciproco e così riuscire a costruire una modalità nuova dello stare insieme». Quindi, a margine della cerimonia: «Volevamo dare un segno semplice ma chiaro e per certi versi anche forte, ben orientato in modo che non ci siano ambiguità di nessun tipo».

Una prima risposta del paese era arrivata con una fiaccolata che aveva coinvolto centinaia di persone. Quindi, il giorno di Pasqua, il sindaco Orlando Fazzolari ha consegnato la nuova automobile al sacerdote. «La comunità parrocchiale di Varapodio – ha affermato il primo cittadino – ha comprato la macchina a don Giovanni. Ringrazio tutti i cittadini per il grande aiuto, ancora una volta il bene ha vinto contro il male».

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