lunedì 1 ottobre 2012
Discariche clandestine e la «rivolta» degli onesti. Si moltiplicano le iniziative per arginare il drammatico fenomeno In migliaia chiedono l’intervento del Parlamento europeo. Crescono le firme dei fedeli al documento promosso dal vescovo Spinillo, vicepresidente della Cei, e che sarà consegnato a Schulz. L’impegno delle diocesi. (Antonio Maria Mira)
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​Decine di parrocchie e migliaia di fedeli stanno firmando la petizione al Parlamento europeo promossa dal vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, vicepresidente della Cei, per denunciare il dramma della "terra dei fuochi" e chiedere un intervento dell’Europa. E poi ancora altre migliaia di firme sotto l’esposto-denuncia contro le istituzioni locali e regionali, sia nella diocesi di Aversa che in quella di Nola. E ancora tante iniziative di diocesi, parrocchie e associazioni, spesso collegate alla celebrazione della Giornata per la salvaguardia del Creato. Non si abbassa l’attenzione e l’impegno della "rete" nata tra le realtà della Chiesa campana attorno alla forte denuncia partita dalla comunità parrocchiale di San Paolo a Caivano, guidata da don Maurizio Patriciello. Così è tutto un fiorire di iniziative, quasi un passaggio di testimone da diocesi a diocesi, da parrocchia a parrocchia, da associazione a associazione.Iniziative che hanno un grandissimo seguito. È il caso delle due raccolte di firme. Quelle per il Parlamento europeo vengono raccolte, si indicazione del vescovo Spinillo, direttamente su carta intestata delle diverse parrocchie e poi inviata in Curia che le farà avere al presidente Martin Schulz. Anche l’esposto-denuncia alla magistratura nei confronti dei responsabili delle province di Napoli e Caserta, della Regione Campania e di vari comuni dell’area, vede in prima fila le parrocchie. L’iniziativa è proprio partita da San Paolo a Caivano, ha coinvolto dapprima le parrocchie della Forania e da settembre anche quella di altre aree. È il caso, sempre nella diocesi di Aversa, di San Luca, San Matteo e Sacra Famiglia nel comune di Giugliano (frazioni di Varcaturo e Lago Patria), una delle zone più colpite da anni dal dramma dei roghi dei rifiuti e dove il tasso di tumori ha avuto un incremento che preoccupa. Altrettanto grave la situazione a Pomigliano, diocesi di Nola, e anche qui quattro parrocchie e l’Azione cattolica si stanno impegnando nella raccolta di firme per l’esposto.Ma i momenti per coinvolgere i cittadini non si fermano alle firme. Per la Giornata per la salvaguardia del Creato, la diocesi di Aversa promuove due momenti forti. Il primo si terrà il 14 ottobre in ciascuna parrocchia: autonomamente le comunità organizzeranno incontri e iniziative concrete, come raccolte di rifiuti, pulizia di aree degradate, ecc. La domenica successiva 21 ottobre, a Giugliano, si svolgerà l’iniziativa diocesana, con la partecipazione del vescovo Spinillo, anche questa con momenti di riflessione e gesti concreti per «sanare le ferite» all’ambiente e all’uomo, come invitano a fare i Vescovi italiani nel documento per la Giornata. Appuntamento analogo il 16 novembre a Pomigliano con la partecipazione del vescovo di Nola, Beniamino Depalma. E, a conferma del forte interesse, il 12 ottobre anche nella parrocchia di San Nicola a Mondragone (diocesi di Sessa Aurunca), guidata da don Lorenzo Langella, vi sarà un importante incontro con la partecipazione di magistrati, giornalisti e esperti, nel corso del quale verrà anche distribuita una raccolta di articoli di <+corsivo>Avvenire<+tondo> sul tema dei roghi dei rifiuti.
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