Sono un centinaio gli orsi in Italia
e la popolazione delle Alpi centro-orientali può contare su 50
esemplari. Per sua natura schivo e di indole poco aggressiva,
l'orso viene studiato e monitorato dal Corpo forestale dello
Stato, che tenta di arginare il rischio di estinzione e
contribuisce alla sua sopravvivenza mantenendo l'habitat in cui
vive, principalmente l'Appennino e le Alpi Orientali.
L'ORSO NELL'AREA ALPINA. Ce ne sono circa 50 (i dati devono
essere confermati in relazione alle nascite del 2014) derivanti
dalla reintroduzione effettuata tra il 1999 ed il 2000 con il
progetto Life Ursus. Questa popolazione è "fisicamente"
collegata con quella dell'Europa centro-orientale, in
particolare con quella slovena, da cui sono arrivati soggetti
che hanno frequentato il territorio italiano.
Gli orsi delle Alpi centro-orientali occupano stabilmente
un'area che dal Trentino orientale si estende verso Veneto e in
parte Friuli (dove si segnalano esemplari che sconfinano dalla
Slovenia) e verso ovest nel settore alpino e prealpino della
Lombardia. In quest'ultima area ci sono state segnalazioni
rilevate nel 2013, anche se il territorio abitualmente
frequentato è quello dell'alta Valtellina (con le incursioni in
territorio svizzero che non di rado hanno provocato problemi
anche rilevanti per alcuni danni provocati da esemplari un pò
più vivaci poi, purtroppo, abbattuti come nel caso dell'orso
M13), delle Alpi e Prealpi bresciane (Val Camonica, Val Trompia
e alto Garda bresciano) e delle Alpi Orobie bergamasche.
L'ORSO BRUNO MARSICANO. È una sottospecie dell'orso bruno
e oggetto di grandi attenzioni anche da enti e Ong per
assicurarne la sopravvivenza. Estinta nella gran parte
dell'Europa occidentale a causa della persecuzione dell'uomo, è
sopravvissuta anche grazie alla tutela che l'Italia assicurò
alla specie fin dal 1924. Ce ne sono una cinquantina, con un
range di 47-53 individui. Quest'anno sono nati non meno di 9
orsetti da 4 femmine, con una super mamma che ne ha partoriti 3.
Un discreto numero di soggetti sono stabilmente anche in aree
lontane dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise come la
Majella. Di grande rilievo lo sforzo per coordinare tutte le
forze preposte alla sorveglianza del territorio in attuazione di
uno specifico mandato del Piano di Azione per la tutela
dell'orso bruno marsicano, voluto dal ministero dell'Ambiente.