venerdì 16 maggio 2014
La Corte d'Assise di Trapani ha riconosciuto colpevoli Vincenzo Virga e Vito Mazzara, accusati dell'assassinio del sociologo, avvenuto il 26 settembre del 1988. Disposta la trasmissione in Procura delle deposizioni di una serie di testimoni, tra i quali un ex sottufficiale dei carabinieri e l'editrice di Rtc.
COMMENTA E CONDIVIDI
La Corte d'Assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino, ha condannato all'ergastolo i boss trapanesi Vincenzo Virga e Vito Mazzara, accusati dell'omicidio del sociologo Mauro Rostagno, assassinato a Valderice (Tp) il 26 settembre del 1988. La camera di Consiglio dei giudici della Corte d'Assise è durata due giorni e mezzo. Il collegio ha condannato i due imputati al risarcimento delle parti civili tra le quali l'Ordine dei giornalisti, la comunità Saman, di cui Rostagno era il fondatore, i familiari del sociologo e l'Associazione della stampa. La Corte ha anche disposto la trasmissione in Procura delle deposizioni di una serie di testimoni tra i quali l'ex sottufficiale dei carabinieri Beniamino Cannas e dell'editrice dell'emittente televisiva Rtc, Caterina Ingrasciotta, televisione privata dalla quale Rostagno denunciava cosa nostra e i suoi legami con la massoneria deviata. Il processo si è protratto per 67 udienze durante le quali sono stati ascoltati 144 testi ed effettuate quattro perizie. Per entrambi gli imputati i pm Gaetano Paci e Francesco Del Bene avevano chiesto l'ergastolo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: