giovedì 12 giugno 2014
​Accordo politico dei ministri dell'Ambiente: ogni paese sarà libero di decidere sul suo territorio. Il ministro Galletti: ha vinto la nostra linea, l'Italia dirà no.
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Ogm, accordo politico dei ministri dell'ambiente dell'Ue, dopo quattro anni di dibattiti. L'intesa, raggiunta oggi a Lussemburgo, lascia liberi gli Stati membri di coltivare o di vietare - parzialmente o completamente - gli Ogm sul loro territorio. La palla passa alla presidenza italiana per trovare un accordo legislativo con il nuovo Parlamento europeo. Soddisfatto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che esulta sul web: "Su Ogm in Ue vince la linea italiana. Orgogliosi dell'accordo raggiunto. #libertàdiscelta per gli Stati e l'Italia dice NO agli #Ogm". È il tweet con cui il ministro esprime soddisfazione per l'accordo politico in Europa. Galletti ha auspicato che si arrivi entro la fine dell'anno a chiudere il dossier sulla libertà di coltivazione o meno Ogm nell'Ue, dopo l'accordo politico raggiunto con due sole astensioni, quella di Belgio e Lussemburgo. Da parte dell'Italia "c'é il massimo impegno a chiudere il dossier. E credo - ha detto - che se riuscissimo a ottenere questo obiettivo, daremo un segnale molto forte ai nostri Paesi anche sull'unità dell'Europa". "L'accordo raggiunto oggi é un buon compromesso in quanto - ha tenuto a precisare il ministro Galletti - molti Paesi Ue volevano una soluzione meno stringente, altri invece chiedevano una soluzione più stringente, ad esempio l'Italia". Anche il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina ha sottolineato come l'inetsa raggiunta introduca la necessaria flessibilità che consente agli Stati membri di decidere in merito alla gestione della propria agricoltura, permettendo di vietare o limitare la coltivazione degli Ogm nel proprio Paese". 'Italia è libera di non coltivare Ogm come ha fatto fino ad ora e come chiedono quasi 8 cittadini su 10 (76%) che si oppongono al biotech nei campi" ha aggiunto il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare l'accordo politico dei ministri dell'ambiente.
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