martedì 25 gennaio 2011
Oltre un miliardo di euro per favorire l'occupazione dei giovani: il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, dell'Istruzione, Mariastella Gelmini e del Welfare, Maurizio Sacconi, hanno fatto il punto, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, sul piano d'azione per l'occupabilità dei giovani, lanciato nei mesi scorsi.
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Oltre un miliardo di euro per favorire l'occupazione dei giovani: il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, dell'Istruzione, Mariastella Gelmini e del Welfare, Maurizio Sacconi, hanno fatto il punto, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, sul piano d'azione per l'occupabilità dei giovani, lanciato nei mesi scorsi.Si tratta, hanno spiegato, di un "profondo processo di ripensamento delle politiche a favore dei giovani" con l'obiettivo, ha precisato Meloni, "di scardinare il sistema Italia e favorire una rivoluzione culturale per uscire dal '68". Oltre a questo miliardo di euro messo a disposizione dai tre ministeri (486 milioni dal Welfare; 492,5 dall'Istruzione; 103,8 dal Ministero della Gioventù), "bisogna aggiungere i tanti altri interventi - ha rimarcato Meloni - fatti dal governo Berlusconi, che già dal suo insediamento ha avuto presente l'esistenza di una questione giovanile". Per rilanciare l'occupazione dei ragazzi i tre ministri stanno lavorando su più fronti: dal monitoraggio delle professionalità richieste dal mondo del lavoro ("è stata avviata la ristrutturazione del Sistema informativo excelsior, per un servizio più aggiornato e disponibile in ciascuna provincia - ha affermato Sacconi - e si sono monitorate le effettive conoscenze disponibili dei giovani") all'orientamento alle scelte educative; dall'integrazione di scuola-università-lavoro (con l'incentivazione del contratto di apprendistato di primo livello per ragazzi tra i 15 e 18 anni e la costituzione di 58 scuole speciali di tecnologia) ai servizi di accompagnamento al lavoro ("come cliclavoro.gov.it, che sta funzionando e che collega giovani e mondo del lavoro", tramite la condivisione dei curricula, ha ricordato Sacconi). Il governo è inoltre impegnato sui contratti di primo impiego ("è in corso di predisposizione il decreto legisltaivo per rendere effettivo l'obbligo formativo degli apprendisti, speriamo che le parti sociali siano disponibili a discutere il salario", ha aggiunto il ministro del Welfare) sull'auto imprenditorialità, sulla diffusione della cultura della previdenza e della sicurezza sul lavoro nelle scuole e, infine, sul contrasto al lavoro giovanile irregolare e sommerso. "Un piano di riforme - ha commentato Gelmini, citando anche quelle dell'Università e della scuola superiore - è l'unica risposta seria al tema grave e importante della questione giovanile"."Queste azioni - ha sottolineato Sacconi - sono quasi tutte in corso, ad eccezione di alcune che sono annunciate, come ad esempio l'anticipo del praticantato durante il corso di laurea che richiede un'iniziativa legislativa". Con il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha concluso Meloni, è in fase di "valutazione" anche "l'armonizzazione dell'ingresso alle professioni, perché i tempi siano in linea con la media europea".
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