Il Comune di Grosseto ha dato
esecuzione stamani alla sentenza della Corte di appello di
Firenze che ha accolto il ricorso della procura contro la
trascrizione di un matrimonio omosessuale contratto all'estero nel
registro delle unioni civili. Lo ha riferito il sindaco di
Grosseto, Emilio Bonifazi. "C'è una sentenza del giudice e noi
la rispettiamo - ha affermato -. Il prefetto, nell'invito che ci
ha spedito dopo le parole del ministro Alfano, ha allegato la
sentenza e quindi non potevamo fare altrimenti". La Corte di appello di Firenze a
cui si era rivolta la procura, come già riferito da alcuni
quotidiani locali, ha infatti annullato la sentenza del
Tribunale di Grosseto che ordinava al comune di trascrivere
l'unione nel registro dello stato civile tra due uomini che si erano sposati a New York nel 2012 e
avevano chiesto che la loro unione fosse regolarizzata in
Italia. Nel dispositivo dei giudici fiorentini si rileva che,
durante il procedimento di primo grado al Tribunale di Grosseto,
non era stata citata l'avvocatura di Stato come prevede la
legge.
"Noi rispettiamo la legge - ha detto oggi il sindaco di
Grosseto Emilio Bonifazi -. L'ufficiale di stato civile, Mario
Venanzi, così come negò la trascrizione prima di essere
costretto dalla sentenza grossetana, adesso l'ha cancellata per
lo stesso motivo. Non permetterei ad un dipendente comunale di
andare contro la legge. Esiste comunque un vuoto normativo che
soltanto il Parlamento, con una legge ad hoc, può risolvere".