giovedì 1 gennaio 2015
Parla il comandante del traghetto Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi. Emerge intanto che quello del Norman Atlantic è il secondo incendio in meno di un mese a bordo di un traghetto sulla rotta Italia-Grecia per conto della Anek Lines.
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"Avrei voluto portarli a casa tutti" lo ha detto il comandante del traghetto Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi incontrando brevemente i giornalisti fuori dalla sua abitazione in via Salita al piano in località Campiglia sulle colline de La Spezia. "Sono molto stanco - ha detto il comandante - e non chiamatemi eroe. I complimenti non fanno per me, non servono". Giacomazzi, che soffre ancora di una lieve intossicazione per aver respirato il fumo dopo l'incendio sul suo traghetto, e di alcune lesioni patite durante il naufragio, ha ribadito di essere "molto stanco" e di aver necessità di riposo. Quello del Norman Atlantic è il secondo incendio in meno di un mese che si verifica a bordo di un traghetto che opera sulla rotta Italia-Grecia per conto della Anek Lines. Il 30 novembre scorso, infatti, a 25 miglia da Brindisi, un rogo era divampato nella sala macchine dello Ierapetra L. diretto a Igoumenitsa. Il traghetto è ancora 'ridossato' nei pressi della baia di Valona, vicino all'isola di Saseno, a circa due miglia dalla costa. Le condizioni meteo restano proibitive per avviare le procedure di rimorchio. La nave comunque, a quanto si apprende, è in sicurezza agganciata al rimorchiatore Marietta Barretta e circondata da altri due mezzi navali della società brindisina, il Tenax e l'Asmara. Il vento spira da Nord Est, forza 8 in attenuazione, il mare è agitato. E' quindi escluso che la navigazione verso l'Italia possa essere avviata a breve. Si dovrà attendere che la situazione meteo marina migliori per avviare le procedure di trasporto del relitto che giungerà nel porto di Brindisi che dista all'incirca 60 miglia dal luogo in cui si trova adesso il Norman Atlantic. Intanto la Guardia costiera ieri sera ha consegnato al ministero degli Esteri, alla Procura di Bari e al Governo greco la lista nominativa delle 477 persone tratte in salvo sulla Norman Atlantic. Sarà ora possibile, viene sottolineato, effettuare i riscontri con la lista di imbarco stilata dalle autorità del porto di Patrasso, in Grecia. Il numero delle vittime dell'incendio sulla Norman Atlantic finora accertato resta fermo ad 11: 9 vittime sono state recuperate in mare, mentre altri due corpi, avvistati, non è stato possibile recuperarli. Lo rende noto la Guardia Costiera, sottolineando che "continuano le ricerche". Questo il bilancio attuale, "fatta salva - viene precisato - l'ispezione della Norman Atlantic una volta che il traghetto incendiato giungerà in porto". Non si conosce ancora la sorte di un centinaio di persone che erano a bordo. A dichiararlo è il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe. "Il bilancio definitivo sui dispersi - chiarisce - potremo farlo solo quando verificheremo se a bordo del relitto ci sono vittime". Stando, infatti, ai numeri in possesso della Procura, sulla motonave c'erano 499 persone, compresi tre clandestini. Undici le vittime accertate, 390 quelle messe in salvo sulle coste pugliesi e greche su navi militari, motovedette della Guardia costiera, elicotteri e pescherecci. Dopo i 212 naufraghi sbarcati ieri a Brindisi, altri 38 sono arrivati oggi a Taranto e 80 in Grecia (sette su un elicottero e 73 su un peschereccio). "Non abbiamo notizie del secondo peschereccio diretto sulle coste greche su cui potrebbero esserci altri naufraghi", ha detto Volpe.
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