"Da oggi il
mio paese comincia a essere libero”. Così
Nino Demasi, imprenditore coraggioso
sotto scorta da due anni, commenta l’arresto mercoledì a Rizziconi dei massimi
esponenti delle cosca Crea insieme a imprenditori e politici collusi con la
potente ’ndrangheta di questo paesino della Piana di Gioia Tauro. Un paesino
finito sulle prime pagine dei giornali nel novembre del 2011 quando la
Nazionale di Prandelli, su proposta di
don Luigi Ciotti, venne ad allenarsi su
un campo di calcetto costruito su un terreno confiscato al boss
Teodoro Crea,
detto "Toru" ma anche "dio onnipotente", arrestato ieri con
la moglie e la figlia, mentre un figlio è latitante da anni.
Si chiama proprio "Deus" l’operazione
coordinata dalla Dda reggina. Un termine ben
spiegato dal procuratore
Federico Cafiero de Raho. «Il quadro che emerge ci
riporta al medioevo, quando era il signore a decidere della vita e della morte
dei propri sudditi». E i Crea decidevano su appalti, edilizia e perfino sulla
politica comunale. L’inchiesta, infatti, parte dalla denuncia dell’ex sindaco
Antonino Bartuccio che venne sfiduciato dalla sua stessa maggioranza nel 2011.
Ora nell’ordinanza si legge che a volere le sue dimissioni era stato proprio
Crea perché, spiega ancora il procuratore, «era sordo ai consigli di chi gli
raccomandava atteggiamenti più morbidi». Per il clan era un ostacolo, per il
magistrato «un esempio, un primo cittadino che ha interpretato a fondo il suo
ruolo e non si è piegato alla prepotenza delle cosche». Una scelta importante
che ora lo Stato intende tutelare. «Non gli è stato chiesto di abbandonare la
sua casa – aggiunge Cafiero de Raho – perché lo Stato deve saper proteggere i
suoi cittadini migliori a casa loro». L’indagine che, avverte il procuratore,
«non si ferma qui». Da quasi cinque anni attendono di avere un nome killer e
mandanti dell’omicidio di
Francesco Inzitari, appena 18 anni, ucciso per
colpire il
padre Pasquale, politico e imprenditore di Rizziconi. Lo ricordò
anche don Ciotti davanti alla Nazionale, dopo aver pregato sulla sua tomba.
Forse ora la verità non è lontana.