"Abbiamo appreso che cominciano ad esserci dei trafinamenti di materiale liquido: non sappiamo se questi fanno riferimento a carburante, il che vorrebbe dire che c'è un problema sui serbatoi, oppure ad altri liquidi che sono presenti nella nave". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini al termine del vertice della Prefettura di Livorno a proposito delle prime chiazze oleose che sarebbero emerse all'Isola del Giglio."I rilievi in corso consentiranno di comprendere la natura di queste perdite", ha precisato il ministro. "Nel frattempo è già stata avviata la protezione dello scafo con delle panne che consentono di circoscrivere queste perdite". Clini ha poi affermato che le "attività proseguono all'Isola del Giglio e sono finalizzate a monitorare la situazione per prendere le decisioni necessarie ad evitare rischi per l'ambiente e le coste".CLINI: SARA' DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA "Il prossimo consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di emergenza in seguito al naufragio della Costa Concordia all'isola del Giglio". Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, al termine di un vertice, durato due ore, che si è svolto alla prefettura di Livorno. Era presente anche il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli.L'AD DI COSTA: È STATO UN ERRORE UMANOCosta, la società cui fa capo la nave da crociera Concordia naufragata al largo dell'Isola del Giglio venerdì sera, darà l'assistenza legale necessaria al comandante Francesco Schettino, ma non può negare che sia stato commesso un errore umano alla base dell'incidente che ha provocato sei morti e decine di feriti. Lo ha detto oggi il presidente e AD della società Pierluigi Foschi, secondo il quale nella pancia della nave ci sono 2300 tonnellate di carburante, ma che al momento non ci sono perdite in mare. "Non abbiamo accesso a scatola nera ma il comandante ha certamente preso un'iniziativa contraria alle nostre regole di comportamento, ha deviato dalla rotta ideale (...) ha effettuato una manovra non autorizzata e non prevista", ha detto Foschi in conferenza stampa da Genova. Il manager ha aggiunto che le procedure adottate non hanno "rispettato totalmente le rigide disposizioni documentate e di addestramento dato ai comandanti". Il numero uno di Costa ha detto anche che le navi da crociera della compagnia sono "ultra-sicure" ma che "il fattore umano è imponderabile". Schettino - comandante della Costa dal 2006 e secondo la società idoneo ad assumere il comando - è in stato di fermo su disposizione della procura di Grosseto con le ipotesi di reato di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono della nave. Già ieri in una nota, Costa ha dichiarato che sono emersi pesanti "errori del comandante" facendo riferimento a possibili "gravi errori di giudizio che hanno avuto gravissime conseguenze".
CONCORDIA HA COMINCIATO A MUOVERSI A causa del mare mosso la nave Concordia ha cominciato a muoversi dalla posizione in cui si era incagliata. Il coordinamento dei soccorsi ha sospeso per qualche ora le ricerche ed evacuato i sub di vigili del fuoco e capitanerie. La nave si è spostata di 9 centimetri sulla verticale e 1,5 in orizzontale. Intorno alle 15 le operazioni di soccorso sulla Concordia sono riprese. I dati arrivati dagli strumenti di monitoraggio hanno consentito al coordinamento dei soccorsi di accertare che, al momento, la poppa della Concordiaè ferma mentre c'è una flessione della prua. Per motivi di sicurezza si è deciso di riprendere le operazioni che, però, saranno sospese durante la notte. I Saf dei vigili del fuoco stanno ora rientrando nella nave per riprendere le ricerche e recuperare il cadavere ritrovato questa mattina.
SI AGGRAVA LA POSIZIONE DEL COMANDANTESi aggrava la posizione di Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia in stato di fermo di pg con l'accusa di omicidio colposo plurimo, disastro e abbandono della nave. Un membro dell'equipaggio ha raccontato agli inquirenti che Schettino avrebbe dato l'ordine di puntare verso il Giglio, avvicinandosi così eccessivamente alla costa, per fare vedere l'isola a un maitre gigliese. "Guarda la tua isola", sarebbero state le parole del comandante della Costa Concordia.La scatola nera racconta che la nave si è incagliata alle 21.58. Alle 22.10 l'equipaggio comunica alla capitaneria di porto di avere un problema al generatore ma non parla di urti o secche. L'allarme vero e proprio scatta alle 22.30, molto in ritardo, come messo in rilievo dai pm di Grosseto che indagano sulla sciagura.
AVVOCATO: SCHETTINO ADDOLORATO, CHIARIRA' SUA POSIZIONE"Il comandante Schettino ha manifestato il proposito di rispondere alle domande che, domani, gli saranno formulate dal giudice e quindi di contribuire lealmente a chiarire la propria posizione". È quanto spiega, in una nota, l'avvocato Bruno Leporatti, difensore del comandante Francesco Schettino che domani sarà interrogato dal gip di Grosseto Valeria Montesarchio al fine "dell'eventuale convalida" del fermo disposto a suo carico con le accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono della nave"."Solo dopo, per il rispetto dovuto alla Autorità giudiziaria egli sarà in condizione di rilasciare dichiarazionipiù circostanziate sull'accaduto", aggiunge l'avvocato che spiega di aver "incontrato e conferito" con il comandante, attualmente recluso nel carcere di Grosseto.
PADRE MAITRE: NON ERA 'OMAGGIO' A MIO FIGLIOUna delle ipotesi al vaglio degli inquirenti che indagano sulla tragedia della Costa Concordia è che il comandante, Francesco Schettino, si sia avvicinato così tanto all'isola del Giglio come 'omaggiò al capo maitre della nave, Antonello Tievoli, gigliese. Ma il primo a non crederci, sul molo del Giglio, è proprio il padre Beppe."La nave passa ogni settimana e ogni settimana mio figlio ci avverte - spiega - ma non ha mai chiesto di passare così vicino, nè l'ha fatto stavolta. Ci mancherebbe. La nave è sempre passata almeno a 400 metri di distanza, stavolta è andata sopra gli scogli". E perché? "Non credo proprio che il comandante volesse fare un omaggio a mio figlio. Venerdì c'è stato un errore, qualcosa è andato storto".La sorella di Tievoli, Patrizia, alle 21.08 di venerdì scorso - la sera dell'incidente - aveva scritto su Facebook:"tra poco passerà vicina vicina la Concordia di Costa Crociere, un salutone al mio fratello che a Savona finalmente sbarcherà, per godersi un pò di vacanza!!!".
SEI I MORTI ACCERTATIIl bilancio delle vittime parla di 6 morti e 16 i dispersi. L'ultimo corpo ritrovato ieri notte era nel secondo ponte, in una parte non invasa dall'acqua. Aveva il giubbotto salvagente ed era un passeggero. Ieri erano state tratte invece in salvo tre persone, due sposini coreani e il commissario capo di bordo Manrico Giampetroni. Sempre ieri i sommozzatori avevano trovato altri due cadaveri nella parte sommersa della nave: si tratta di due uomini anziani, un cittadino italiano e uno spagnolo, il sardo Giovanni Masia, nato nel 1926, e Guillermo Gual, nato nel 1943. I due, passeggeri, avevano addosso il giubbotto di salvataggio e si trovavano nei pressi di uno dei punti di raccolta. Per recuperare le due vittime i sommozzatori hanno dovuto rompere un vetro e tagliare le cinghie dei salvagente.