La crisi economica ha gettato l'Italia in "un angoscioso presente" rispetto al quale è necessaria "un'obbligata e concitata ricerca di risposte urgenti" e "decisioni immediate". Parola di Giorgio Napolitano, che, domenica, aprendo il Meeting di Cl, annuncia l'avvicinarsi di sfide "ardue e dall'esito incerto" che la politica deve affrontare senza dividersi, recuperando quello slancio che ha permesso al Paese di superare tutte le crisi che ne hanno contrassegnato la storia. Davanti a una platea di giovani che gli tributano lunghi applausi, il presidente della Repubblica non nasconde i problemi. Bacchetta maggioranza ed opposizione, che invita a parlare il "linguaggio della verità", nella consapevolezza che "dare fiducia non significa alimentare illusioni". Dal capo dello Stato, che punta il dito sulle "logiche di parte" il cui costo ritiene "insostenibile", arriva una dura bacchettata al centrodestra al governo ed all'opposizione. "Nel momento in cui ci apprestiamo a discutere in Parlamento nuove misure di urgenza, bisogna liberarsi da approcci angusti e strumentali", dice. E si chiede: "È possibile che si sia esitato a riconoscere la criticità della nostra situazione e la gravità effettiva e le questioni perchè le forze di maggioranza e di governo sono stato dominate dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato, anche attraverso semplificazione propagandiste e comparazioni consolatorie su scala europea?". Ma l'inquilino del Colle ha un reprimenda anche per l'opposizione. "Possibile - si domanda - che da parte delle forze di opposizione ogni criticità della condizione attuale del Paese sia stata ricondotta ad omissione e colpe del governo, della sua guida e della colazione su cui si regge? Lungo questa strada non si poteva andare e non si è andati molto lontano", rileva. E il presidente lancia un monito: "Occorre più oggettiva nelle analisi, più misure nei giudizi, più apertura e meno insofferenze verso le voci critiche e le opinioni altrui".Insomma, in questo gravissimo momento servono "scelte di lungo respiro" per una "svolta che implica riforme" che consentano di "rilanciare la crescita". Compresa quella della Giustizia "in funzione dell'interesse nazionale". E per Napolitano, poi, l'Italia deve "recuperare affidabilità" in Europa e nel mondo sul debito pubblico: lasciarne "l'enorme fardello sulle spalle delle generazioni future significherebbe macchiarsi di una colpa storica e morale", puntualizza raccogliendo l'ennesimo applauso del popolo di Cl. E lancia un nuovo appello al Parlamento: "Faccia ora le scelte migliori attraverso un confronto aperto e serio e con la massima equità come condizione di accettabilità". A partire dalla lotta "senza debolezze" e "senza esitare a ricorrere ad alcuno dei mezzi di accertamento e di intervento possibili" all'evasione fiscale, che il presidente considera come "una stortura, dal punto di vista economico, legale e morale, divenuta intollerabile". E sono i giovani a poter cambiare le cose. Napolitano si fida, li sprona ad impegnarsi in politica. "C'è bisogno di nuove leve", dice loro invitandoli a portare nell'impegno politico le loro "motivazioni spirituali, morali, sociali, il vostro senso del bene comune, il vostro attaccamento ai principi e valori della Costituzione e alle Istituzioni". Perchè l'Italia può farcela. "Nelle città sento e vedo un clima e voglia di riscatto", dice ai suoi interlocutori in un pranzo riservato prima dell'incontro al Meeting.