lunedì 25 settembre 2023
Tra i primi a rendere omaggio, l'ex premier D'Alema e il regista Tornatore. Poi anche Tajani e Cofferati. Riccardi: «Un laico con grande attenzione per la Chiesa»
Riaperta la camera ardente. Domani i funerali, ci sarà anche Macron

ANSA

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È stata riaperta questa mattina alle 10 la camera ardente dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tra i primi ad arrivare per rendergli omaggio, il regista Giuseppe Tornatore, l'ex leader del Pd Massimo D'Alema e l'ex ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. Più tardi anche il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, seguito dall'ex leader Cgil Sergio Cofferati e dall'ex ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.
«Una grande personalità, a volte un maestro severo e a volte uomo di slanci affettuosi - ha ricordato D'Alema -. Ha rappresentato nella forma più alta il senso dello Stato e l'amore per la democrazia nel nostro Paese che è stato un tratto e una caratteristica del comunismo italiano». "Una lunga vita di impegno e battaglie comuni, ciao Giorgio", ha scritto l'ex ministro degli Esteri sul libro delle presenze.

«Un protagonista della politica che ha lasciato un segno. Anche quando si è avversari politici quello che conta è il rispetto e la stima, che non è legata alle stesse idee - ha invece commentato il segretario di Forza Italia -. Sapeva trovare una sintesi, era evidentemente la persona più giusta per superare uno stallo nell'interesse della nazione». Tajani ha poi ricordato il suo rapporto con l'ex presidente della Repubblica durante il suo mandato alla presidenza del Parlamento europeo: «Siamo stati tanti anni insieme. Ci siamo confrontati e c'era grande comune rispetto. Eravamo su fronti politici differenti ma c'era la condivisione della scelta europeista».

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A ricordare Napolitano in un intervista a Repubblica è stato anche l'ex ministro e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi: «Ha considerato la Chiesa una componente di grande importanza nella tenuta sociale del Paese - ha fatto notare -. È stato sempre un riferimento per la Santa Sede. Anche coerente con la sua visione politica, ha avuto il senso del ruolo della Chiesa in Italia, considerandola una componente della tenuta sociale del Paese. In particolare con papa Ratzinger aveva una affinità intellettuale. A me Benedetto XVI parlò di Napolitano con stima e ammirazione per la sua capacità di lavoro. E Napolitano mi raccontò quando, a un concerto in Vaticano, Benedetto gli volle parlare e gli preannunciò le sue dimissioni». A commentare l'omaggio di Papa Francesco all'ex capo dello Stato è stato invece Bernhard Scholz, a capo della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli, secondo il quale la visita del Santo Padre alla camera ardente di Napolitano «è stato un gesto straordinario, storico, capace di valicare i confini», che «racchiude il significato profondo delle parole che il Pontefice, due giorni fa, aveva inserito nel telegramma inviato alla famiglia di Giorgio Napolitano, un grande servitore della patria e dello Stato».

In tarda mattinata ha raggiunto la Sala caduti di Nassiriya anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che ha parlato di Napolitano come di «un uomo di grande rigore morale», che ha portato nel ministero dell'Interno e nei suoi temi «una grande dignità professionale». «Ebbe la grande intuizione di un fenomeno che andava affrontato in una dimensione europea e sotto molti punti di vista», ha aggiunto riferendosi all'immigrazione «per affrontare degli scenari complicati che oggi si rinnovano. Anche da questo punto di vista la sua attività istituzionale e il suo insegnamento rimane un punto di riferimento».

Alla cerimonia laica di commiato, domani alle 11:30 nell'Aula della Camera, sarà presente anche il presidente francese Emmanuel Macron, mentre a rappresentare il Parlamento europeo, a quanto si apprende da fonti parlamentari, sarà la vicepresidente, ed eurodeputata del Pd, Pina Picierno. Oltre al capo dello Stato Sergio Mattarella, saranno presenti e prenderanno la parola anche i presidenti dei due rami del Parlamento, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, nonché Anna Finocchiaro, Gianni Letta, Giuliano Amato, Paolo Gentiloni e il cardinale, e biblista, Gianfranco Ravasi. In serata è arrivato anche l'annuncio della partecipazione del presidente tedesco Frank Walter Steinmeier.

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