Ci sono ancora 1.650 tonnellate di rifiuti nelle strade di Napoli. La situazione rispetto a ieri, che ce ne erano 1.800, è un po' migliorata, grazie anche alla possibilità di conferire nei siti di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, e di Piano Dardine, in Irpinia. Ma a preoccupare soprattutto sono il caldo e i conseguenti rischi igienico-sanitari legati alla presenza di cumuli di immondizia non ancora raccolti in diverse zone della città.Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha tenuto una riunione straordinaria con gli assessori e i funzionari competenti, in cui è stato deciso di potenziare, in collaborazione con la Asl Napoli 1 centro, gli interventi di igiene, di disinfestazione e di derattizzazione. Il primo cittadino ha poi dato mandato alla Protezione civile comunale di monitorare le situazioni di maggiori difficoltà nelle vicinanze di scuole, ospedali ed altri edifici pubblici, in modo da consentire all'Asia, l'Azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti urbani, di compiere rapidi e mirati interventi.Il sindaco ha anche rinnovato l'ordinanza con cui si invitano i cittadini alla massima collaborazione per ridurre la quantità di rifiuti, soprattutto in questo week-end e ha convocato per lunedì mattina una nuova riunione straordinaria per individuare risorse necessarie e possibili ulteriori iniziative. La Iervolino ha infine espresso la volontà di avviare una decisa azione nei confronti di tutti gli altri organi cui competono le decisioni relative allo smaltimento e ai siti di trasferenza. Questa mattina, intanto, i cumuli di immondizia non raccolta hanno creato non pochi problemi di viabilità in Via Lahelle, nei pressi di Corso Malta, dove la circolazione delle auto ha subito pesanti rallentamenti. Ieri era toccato al quartiere di Fuorigrotta, sempre a Napoli. In via Arlotta i cittadini hanno improvvisato diversi blocchi stradali per protestare contro la presenza di numerosi e vistosi cumuli di rifiuti che ingombrano marciapiedi e carreggiata in diversi punti della strada. Monta anche la protesta per la spazzatura e il degrado della città. Albergatori, ristoratori e tour operator presenti alla Borsa del turismo sono decisi a insorgere nei confronti delle istituzioni con una «plateale manifestazione» da tenersi la prossima settimana, a fiera conclusa. «Pronti allo sciopero fiscale e alla piazza», annuncia
Ettore Cucari, presidente della Fiavet (agenti di viaggio). «Quattrocento espositori saranno a Napoli in questi giorni e vedranno cos'è questa città. Abbiamo tutti fatto ricorso alla cassa integrazione - è il suo allarme - e ci sono alberghi costretti a chiudere».