"La situazione è dura e difficile ma confido che sia in via di soluzione". Lo ha detto Renzo Brunetti, amministratore unico della Azienda napoletana mobilità, parlando con i giornalisti in una conferenza indetta per fare il punto sullo stop della maggior parte dei bus a causa del mancato acquisto del gasolio. Brunetti ha assicurato che entro le 15 di oggi, dopo un'intesa trovata con il fornitore, il gasolio sarà distribuito in tutti i depositi e quindi il servizio andrà verso la ripresa regolare.
Dai depositi dell'Azienda napoletana mobilità sono usciti oggi, complessivamente, 100 mezzi a fronte dei 270-300 che solitamente circolano ogni giorno a Napoli, a causa della sospensione della fornitura di carburante. E' il dato reso noto durante la conferenza stampa dell'amministratore unico dell'azienda, Renzo Brunetti.
L'Azienda napoletana mobilità "ha un'esposizione di 120 milioni a fronte di 300 milioni di crediti vantati verso Comune e Regione". Lo ha detto l'amministratore unico dell'azienda, Renzo Brunetti, durante la conferenza stampa sul blocco dei bus a causa della mancanza di gasolio. L'Anm è alle prese con una crisi di liquidità che ha generato "una situazione difficile con la quale ci stiamo confrontando da oltre un anno". Per Brunetti la luce si potrà vedere "a inizio marzo quando arriveranno i primi soldi dal Comune". Si tratta di circa 100 milioni di euro, parte sul debito pregresso e parte sul finanziamento corrente, ma fino ad allora "non sarà un percorso facile".
E' "un vulnus grave al diritto alla mobilità degli utenti, esattamente come avviene in caso di scioperi improvvisi". E' quanto sostiene, in una nota, Roberto Alesse, il presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. "Lo scorso dicembre l'Autorità ha scritto ad Asdtra (l'associazione a cui aderiscono le aziende di trasporto pubblico locale, ndr) proprio in relazione all'emergenza del trasporto pubblico in Campania, anche per avere notizie circa la solidità patrimoniale delle aziende di trasporto pubblico locali, senza aver ricevuto, ad oggi, alcuna risposta", spiega. "D'altro canto, dell'impossibilità oggettiva di rifornire i mezzi deve essere dato conto ai cittadini con un'informazione capillare e quotidiana - aggiunge - che non può certo ritenersi soddisfatta con un semplice comunicato stampa o con una notizia diffusa sui social network. Alla luce di quanto sta accadendo, sto valutando la possibilità di coinvolgere la presidenza della Regione Campania e i sindaci delle città interessate, per affrontare insieme una situazione ormai esplosiva e per evitare che il mancato intervento delle istituzioni finisca per produrre un silenzio assordante".