lunedì 10 settembre 2012
I medici sociali del Pescara calcio, Ernesto Sabatini, e del Livorno, Manlio Porcellini, e il medico del 118 di Pescara, Vito Molfese, sono indagati per omicidio colposo nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del calciatore livornese Piermario Morosini, avvenuta allo stadio Adriatico il 14 aprile scorso.
COMMENTA E CONDIVIDI
I medici sociali del Pescara calcio, Ernesto Sabatini, e del Livorno, Manlio Porcellini, e il medico del 118 di Pescara, Vito Molfese, sono indagati per omicidio colposo nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del calciatore livornese Piermario Morosini, avvenuta allo stadio Adriatico il 14 aprile scorso. I tre sanitari furono i primi a soccorrere il calciatore che si accasciò a terra al 31' minuto del primo tempo della gara di campionato di serie B Pescara-Livorno, disputata il 14 aprile scorso. I provvedimenti sono stati presi dal sostituto procuratore Valentina D'Agostino.Nel mirino degli investigatori il mancato uso del defibrillatore. In questi mesi la Procura ha cercato di accertare non soltanto le cause della morte del calciatore, ma, soprattutto, se in quei caotici sei minuti e 14 secondi, il 25enne poteva essere salvato proprio con l’uso dello apparecchio salvavita. Quel defibrillatore che, pur portato ai soccorritori, non è mai stato utilizzato al contrario di quanto previsto dalla procedura nei casi di fibrillazione come quella che, in seguito alla malattia genetica riscontrata, ha portato Morosini alla morte. Per questo, sin dall’inizio, gli investigatori si sono concentrati sull’operato dei quattro medici che si sono avvicendati in campo nel disperato tentativo di rianimare il ragazzo: tre di loro, appunto, sono stati iscritti nel registro degli indagati. Gli inquirenti hanno fatto sapere, comunque, che le indagini non sono ancora terminate. In ogni caso, a breve, potrebbe arrivare la richiesta di incidente probatorio davanti al Gip dove tutti gli atti verranno valutati dai periti.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: