Aumentano in Italia i bambini vittime di reato. In 10 anni il numero dei piccoli che hanno subito abusi e maltrattamenti è cresciuto del 56%, passando da 3.311
nel 2004 a 5.162 nel 2013. E a fare le spese di questa spirale di violenza sono soprattutto le bambine, che sono il 61% delle vittime. L'allarme contro "un paese che cambia in peggio" è stato lanciato oggi da Terre des Hommes, che, in occasione della Giornata internazionale delle Bambine, ha presentato il dossier
"InDifesa".
In 10 anni sono aumentati in particolari modo i minori
maltrattati in famiglia (+87%; da 751 a 1.408), i bambini
abbandonati (+94%; da 234 a 454) e le violenze sessuali
aggravate (+42%; da 262 a 373). Quadruplicate (+411%) inoltre le
vittime di reati di pedopornografia e quasi triplicate (+285)
quelle di detenzione di materiale pornografico: l'80% sono
bambine.
Per Terre des hommes "è urgente un cambio di rotta". E il
Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha sottolineato che la
tutela dei bambini deve essere posta "al centro dell'azione di
qualunque governo": "le società democratiche, che comunque sono
luogo di forti discriminazioni, devono farsi promotrici della
costruzione di questo nuovo paradigma culturale a livello
internazionale".
Dal dossier, che analizza dati Interforze e altri dati
relativi alla condizione delle bambine in Italia e nel mondo,
emerge che nel nostro paese il 33% delle donne ha subito almeno
una forma di violenza da bambina, l'11% abusi sessuali. Una
violenza di genere che, ha ribadito il Presidente del Senato,
"non ci stancheremo mai di denunciare all'interno della nostra
società 'avanzatà". Ma che gli adolescenti non riescono sempre
a percepire nella sua gravità.
Secondo un sondaggio realizzato dalla ong in collaborazione
con la Community Scuolazoo, il 45,4% dei ragazzi tra i 14 e i 18
anni è convinto che la violenza domestica sulle donne non sia un
fenomeno molto frequente, ma che riguardi per lo più casi
isolati. Inoltre, per quasi 4 ragazzi su 10, la violenza è un
fatto "interno alla coppia" in cui nessun altro dovrebbe
intromettersi e la gelosia come motivo di una 'punizione fisicà
è giustificata da più del 20%.
"È il momento di agire senza tergiversare" e "creare
politiche coese", ha puntualizzato la deputata Giovanna Martelli
(Pd), nominata dal premier Matteo Renzi consigliere in materia
di Pari opportunità. "È un fatto grave che i dati sui minori
vittime di reato peggiorino, questo vuol dire che le politiche
messe in atto in questi anni non sono efficaci", ha aggiunto il
Garante nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, Vincenzo
Spadafora.
Nel mondo il panorama delle violazioni dei diritti
fondamentali delle bambine, ha concluso Terre des Hommes, "è
ancora desolante". 515 milioni vivono in povertà, 100 milioni
non sono mai nate a causa degli aborti selettivi, 68 milioni
lavorano, 14 milioni sono state obbligate a sposarsi. Per
"liberare le bambine e farle tornare a una vita fatta di scuola,
amici e giochi" la ong ha lanciato oggi la campagna "InDifesa"
2014 a cui è possibile contribuire con un sms solidale o una
telefonata al numero 45596 fino al 31 ottobre. In contemporanea
Maud Chifamba, studentessa, tra le 5 giovani più influenti
dell'Africa secondo Forbes, ha lanciato una petizione su
change.org per chiedere al Segretario delle Nazioni Unite "di
portare davanti ai governi di tutto il mondo le istanze troppo
spesso dimenticate delle ragazze".