martedì 21 giugno 2011
Approvato l'ordine del giorno presentato dal Pd: il Pdl si astiene, la Lega non partecipa al voto. Alemanno: «Caso chiuso. Ora pensiamo alle cose serie»
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Nel pomeriggio l'aula della Camera ha approvato l'ordine del giorno del Pd con cui il Governo viene impegnato a non trasferire fuori Roma i ministeri. Il testo è passato con 311 sì, 180 astenuti e 6 no. Il PdL si è astenuto. I deputati della Lega non hanno partecipato alla votazione: i parlamentari del Carroccio, infatti, non hanno attivato i loro meccanismi di voto. Sul tema, nella serata di lunedì, la maggioranza era già arrivata a un accordo che prevede l'apertura al nord di sedi distaccate di alcuni ministeri con «funzioni operative». Ora l'argomento, che aveva suscitato diverse polemiche anche tra le forze di governo, sembra archiviato. "Il parere favorevole del Governo su tutti gli ordini del giorno contrari allo spostamento dei ministeri da Roma chiude definitivamente questa vicenda - ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno - È un risultato importantissimo, ottenuto grazie ad un atto di responsabilità del Governo e di tutta la politica nazionale che ha compreso le ragioni del popolo di Roma. Tutto questo rende ormai inutile qualsiasi raccolta di firme pro o contro lo spostamento dei ministeri. Roma rimane Capitale, occupiamoci ora di cose serie".
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