L'interrogatorio della consigliera regionale Nicole Minetti, sentita domenica dai pm Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano nell'ambito della vicenda Ruby, è un atto istruttorio giudicato da fonti giudiziarie al momento esaustivo. L'ex igienista dentale del premier, insomma, al momento non sarà risentita.Durante l'interrogatorio di ieri, Nicole Minetti avrebbe risposto alle domande del pm soprattutto in relazione ai suoi rapporti personali con Berlusconi. Nicole Minetti avrebbe ricostruito anche il rapporto personale, nato dopo le cure che lei prestò al premier ferito nel dicembre 2009 da Massimo Tartaglia, spiegando successivamente la nascita di un legame affettivo.Secondo quanto si è appreso, Nicole Minetti si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere relativamente ai rapporti con le cosiddette ragazze di via Olgettina e sull'organizzazione delle feste nella residenza del premier ad Arcore. Intanto si è saputo che non vi saranno soltanto le circa 600 pagine di atti inviati in due successive tranche alla Camera nella richiesta di processo con rito immediato per
Silvio Berlusconi, che sarà formalizzata in settimana. La Procura di Milano intende depositare al gip Cristina Di Censo anche altre carte. Insomma il deposito del materiale raccolto dalla procura nell'inchiesta sul cosiddetto caso Ruby, che vede indagato il premier per prostituzione minorile e concussione, sarà costituito da migliaia di documenti che il gip dovrà esaminare nei prossimi giorni.L'Aula della Camera esaminerà la richiesta di perquisizione nei confronti del ragioniere di Silvio Berlusconi, in relazione al caso Ruby, giovedì 3 febbraio dalle ore 15. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La votazione è prevista per le 19; le dichiarazioni di voto saranno trasmesse in diretta televisiva